Chiuso. Concluso. Gong. Tasto stop. Anche per questa sessione estiva, con buona pace degli allenatori, il calciomercato è terminato. Ora, al netto di qualche svincolato di lusso, si penserà solo ed esclusivamente al campo, almeno fino a dicembre. E, focalizzandoci su Calabria e Sicilia, che ci interessano più da vicino, il bilancio qual è? Se si esclude, ahinoi, la Reggina (in attesa di buone e si spera rassicuranti novità sulla ripartenza), quasi tutte le società ne sono uscite alla grande, quantomeno per ciò che concerne la costruzione dell’organico.
Il focus sulla Serie B: bene Palermo, Catanzaro e Cosenza
Andiamo per categorie, partendo quindi dalla Serie B. Come scriviamo da mesi, l’entusiasmo della promozione sta dando un grande vantaggio al Catanzaro, e lo si può notare anche dai primi 7 punti in tre partite. Il Presidente Noto, catanzarese e quindi tifoso giallorosso, nonostante la gioia e la felicità per il risultato, non si è fatto prendere troppo dalla smania e dalla voglia di fare tipica di suoi colleghi troppo tifosi, agendo invece con intelligenza. Ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione, considerando l’allenatore e alcuni calciatori-chiave (i vari Sounas, Vandeputte, Iemmello, Biasci e non solo), e a questi ha aggiunto gli elementi giusti e strategici nei vari ruoli. La ciliegina sulla torta è sicuramente Donnarumma, con l’altro colpo ad effetto, cioè l’esperto difensore sloveno Kranjic. Poi, tutta una serie di giovani interessanti tra cui spiccano i vari Ambrosino, Stoppa, Krastev, Oliveri, Miranda, arrivato ieri. Questo mix non può che fare ben sperare e sognare la tifoseria. In fondo, Bari e Sudtirol lo dimostrano, se si agisce con intelligenza e senza frenesia si possono fare grandi cose… E pensiamo anche alle varie Spal, Benevento, Lecce, Cesena e non solo.
Il Cosenza, forte e “stimolato” anche dal ritorno dei rivali del Catanzaro in Serie B dopo 17 anni, non vuole stare a guardare e – per la prima volta negli ultimi anni – l’impressione è che Guarascio voglia fare le cose per bene e con meno improvvisazione. L’ingaggio del reggino Caserta, valido e propositivo, ne è la dimostrazione, ma a cascata anche l’arrivo di Tutino davanti. Le “perle”? Ieri, sul gong, con gli annunci di Gigi Canotto e dello Squalo Francesco Forte. Così l’attacco è super, da playoff. Ed è per questo che, almeno sulla carta, il Cosenza potrebbe sperare negli spareggi.
E se Catanzaro e Cosenza potranno recitare un ruolo da outsider o, chissà, da protagoniste, è certo che dal Palermo ci si aspetti molto di più. La ricca proprietà rosanero, dopo l’anno di assestamento, quest’anno – come prevedibile – ha fatto sul serio. I colpacci Di Francesco e Coulibaly sono solo gli ultimi di una lunga serie, cominciata con Roberto Insigne e Lucioni, protagonisti con la promozione del Frosinone.
Serie C: ieri l’antipasto, ma c’è anche il Messina
In Serie C l’assaggio lo abbiamo visto ieri, con il big match Catania-Crotone. Non male, gli etnei, rimasti però con un pugno di mosche in mano insieme ai 20 mila di un Massimino da Serie A. E’ stata un’altra grande favorita, il Crotone, a sbancare il campo siciliano con una rete di Tribuzzi. Queste due squadre sono, almeno sulla carta, tra le favorite alla vittoria del torneo. I pitagorici hanno ridimensionato, ma fino a un certo punto, assicurandosi negli ultimi giorni l’attaccante Vuthaj e l’ex capitano amaranto Peppe Loiacono. Gli etnei, che già partivano da un’ossatura importante (l’anno scorso una squadra di Serie C), hanno messo a segno una serie di tasselli di categoria, tra tutti Samuel Di Carmine. Calabresi e siciliani avranno da battagliare con le altre due considerate favorite sulla carta, Avellino e Benevento.
In Serie C c’è anche il Messina, che ha leggermente alzato l’asticella rispetto agli ultimi anni, anche se non è ovviamente paragonabile alle due sopracitate. La speranza, per i tifosi peloritani, è che quest’anno si possa soffrire meno del previsto.
Serie D: c’è la Reggina…
Avremmo dovuta metterla all’inizio. In Serie B? Beh, se rimuovessimo quanto accaduto da gennaio in poi, magari staremmo parlando del bilancio di mercato della Reggina dopo il ritorno in Serie A a 15 anni dall’ultimo volta. E invece, pensate un po’, la inseriamo in… Serie D. E ancora è tutto in alto mare. Ieri è arrivato l’ok della Figc e il Sindaco Brunetti ha immediatamente pubblicato la manifestazione d’interesse. C’è tempo fino a giovedì. Poi, la scelta del gruppo migliore. Decisione difficile e delicata. La speranza, come scritto ieri su StrettoWeb, è che si segua la strada già intrapresa (con successo) a Catania, ovviamente sognando una proprietà importante, solida e soprattutto seria. Ad oggi è un’incognita, ma tra qualche giorno il quadro sarà più chiaro. Anche qui, però, si rinnova la sfida Calabria-Sicilia. Tra le avversarie amaranto, infatti, ci sarà una delle favorite, il Trapani.