Sant’Eufemia d’Aspromonte esplode per la sua patrona | FOTO e VIDEO

Si è svolta ieri, 16 settembre, a Sant'Eufemia d'Aspromonte, la celebrazione in occasione della Santa Patrona

Sant'Eufemia d'Aspromonte: l'entrata della Patrona in chiesa
StrettoWeb

La Festa Patronale a Sant’Eufemia d’Aspromonte è uno spettacolo eccezionale. Chi assiste all’entrata della Santa Patrona in chiesa dopo la processione non può non può provare emozioni forti che vanno dal timore allo stupore, dell’ammirazione all’orgoglio d’appartenenza. Sant’Eufemia, la cui ricorrenza si celebra il 16 settembre, era una giovane nata a Calcedonia nel 289 e morta a soli 15 anni, da martire. Sulla sua tomba venne edificata la chiesa dove, nel 451, si tenne il noto concilio di Calcedonia.

Arrestata durante la persecuzione di Diocleziano insieme ad altri quarantanove cristiani che non volevano immolare una vittima ad una divinità pagana, venne torturata e gettata tra le fiamme dalle quali usci indenne. Venne così perseguitata per poi morire il 16 settembre 303, gettata tra i leoni.

“Siamo la storia del fuoco attraversato dalla nostra Protettrice”

Gli spettacolari effetti di fuoco sotto alla quale i portatori fanno passare la Santa Patrona simboleggiano le pene passate dalla fanciulla, ma anche la sua protezione nei confronti della comunità eufemiese, soprattutto negli anni bui della guerra. Per dirla come il prof. Domenico Forgione, storico eufemiese, che esprime al meglio i sentimenti nei confronti di Sant’Eufemia: “siamo soprattutto la storia del fuoco attraversato dalla nostra Protettrice, un passaggio di salvezza dal valore universale, che ci riguarda singolarmente e come comunità portatrice di un patrimonio identitario unico“.

La celebrazione

In basso, in calce all’articolo, oltre ai video dell’entrata e dei fuochi d’artificio finali, anche alcune foto nella gallery scorrevole con momenti salienti della festa di ieri, alla quale hanno preso parte i cittadini di Sant’Eufemia d’Aspromonte, tra i quali molti emigrati che tornano per l’occasione. Oltre al giovane parroco Don Marco Larosa, hanno presenziato il sindaco Pietro Violi, il vicesindaco Carlo Vialoni, gli assessori Valerio Rositano, Rosalba Cutrì, Gemma Foti, Teresa Borrello, i consiglieri Giuseppe Genovese, Caterina Martino, Domenico Rositano e Franco Papalia. Presente il comandante della locale stazione dei carabinieri, il maresciallo Carmelo Orlando, il consigliere regionale Domenico Giannetta  e in rappresentanza del consigliere regionale eufemiese Giuseppe Gelardi, fuori per impegni politici, ha partecipato Pino Nigido. Hanno preso parte alla processione anche il sindaco di Sinopoli, Luigi Chiappalone, e il presidente del consiglio comunale Annunziata Luppino.

Fondamentale e prezioso come sempre il contributo del Coro polifonico parrocchiale “Cosma Passalacqua”, guidato dal maestro Angela Luppino. E, infine ma non per ultimo, la gratitudine della comunità eufemiese, come ha ricordato il parroco dopo l’entrata in chiesa della Santa Patrona, va ai portatori, ovvero coloro che con fede, coraggio e dedizione trasportano la statua sotto ai fuochi, con energia ma anche giustificato timore.

Uno spettacolo, quello di ieri, che ha lasciato forti emozioni nei cuori di tutti e che si è concluso con i fuochi d’artificio curati da “Apocalisse” Fireworks, che si è occupata anche dell’entrata della Santa Patrona.

L'entrata in chiesa di Sant'Eufemia sotto ai fuochi
Fuochi d'artificio a Sant'Eufemia d'Aspromonte
Foto
sant'eufemia d'aspromonte
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