Terremoto, il Marocco non vuole aiuti stranieri e blocca i soccorsi: cosa sta accadendo?

"Il governo marocchino blocca tutte le squadre di soccorso" dopo il terremoto: è questa la denuncia dell'Ong Secouristes sans frontieres

StrettoWeb

Dopo il terribile terremoto che ha colpito il Marocco, un violentissimo sisma di magnitudo 6,8 verificatosi venerdì notte, e gli ormai 2.012 morti accertati (il dato è destinato da aumentare), nel paese nordafricano si scava ancora tra la macerie. E dall’estero parte la corsa agli aiuti. Numerose, infatti, le nazioni che stanno inviando soccorsi in Marocco, ma una Ong francese denuncia che qualcosa non va.

Il governo marocchino blocca tutte le squadre di soccorso“. Lo ha dichiarato il responsabile comunicazione dell’Ong Secouristes sans frontieres, Arnaud Fraisse, ai media francesi. Di fronte al terremoto devastante che ha colpito la regione a sud-ovest di Marrakech, molti Paesi e organizzazioni internazionali si sono offerti di inviare aiuti. Ma, ha riferito il capo dell’Ong, Rabat “sta bloccando tutte le squadre di soccorso tranne quella del Qatar… Non capiamo questa situazione di stallo“.

Intanto, le operazioni di soccorso continuano in Marocco. Nessuna vittima è stata registrata tra gli italiani nel Paese, e i primi sono già rientrati in Italie. Le zone più colpite dal sisma sono quelle di al-Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. Difficili i soccorsi nelle zone montuose: ad Amizmiz, vicino all’epicentro, non si sono ancora visti aiuti e gli abitanti sono impegnati in prima persona nelle ricerche tra le macerie, come riferisce il quotidiano francese Le Monde.

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