Villa San Giovanni: “tutelare i dipendenti per una pensione più dignitosa”

La nota stampa a firma di Enzo Musolino, Segretario cittadino del Partito Democratico di Villa San Giovanni

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La pressione sindacale e quella politica (nella distinzione dei ruoli) servono, eccome! Solo dopo i comunicati e le missive formali dei Sindacati Confederali, solo dopo l’intervento decisivo dei Democratici a sostegno dei lavoratori dell’Ente, il Comune di Villa – dopo mesi di incertezze – si è messo all’opera: ha tentato di giustificare gli evidenti ritardi procedurali, la mancata stipula del Contratto Integrativo condiviso in Prefettura, sta cercando di attivare in forte ritardo le ore aggiuntive per gli ex LSU/LPU (che non gravano sulle casse comunali), sta procedendo in queste ore al corretto allineamento dei contributi previdenziali”. E’ quanto si legge in una nota stampa a firma di Enzo Musolino, Segretario cittadino del Partito Democratico di Villa San Giovanni.

“E speriamo che riesca a tutelare i dipendenti prossimi alla pensione che proprio a quelle “ore aggiuntive” fanno riferimento per ampliare la base imponibile della contribuzione, per una pensione più dignitosa.
La Prefettura risulta oggi finalmente coinvolta e attendiamo una prossima convocazione delle sigle sindacali – prosegue la nota –. La situazione dei pubblici servizi a Villa, purtroppo, è grave e sembra avvitarsi su se stessa. Non solo, infatti, l’impasse nella Casa Comunale con i dipendenti vittime di una erronea compressione dei propri diritti ma anche il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti rischia di saltare a breve.

CGIL/CISL/UIL hanno proclamato lo sciopero il due ottobre:
i lavoratori “e-koru” non vengono pagati da mesi (ci si sta muovendo solo in queste ore dopo l’indizione dello sciopero), viene segnalato il tradimento degli impegni presi con i lavoratori da parte di azienda e Comune, anche con riferimento all’art. 30 L.50/2016 che prevede il pagamento diretto delle retribuzioni da parte dell’Ente appaltante, il trasferimento dei fondi dell’appalto a favore di dipendenti e famiglie.
Anche questi sono lavoratori ingrati, sindacati nemici? Si dovrebbe tacere anche di queste problematiche?

Vogliamo, in questa temperie, precisare qualcosa di importante: Noi siamo sempre dalla stessa parte. Con CGIL/CISL/UIL, con i Sindacati davvero rappresentativi, con i lavoratori pubblici e privati che difendono i propri diritti, che non ammutoliscono di fronte ai potenti di turno (e con chi dovremmo stare diversamente, con i sindacati gialli, o con gli pseudo rivoluzionari che non riescono a stipulare un contratto integrativo degno di questo nome?).

Quando un “Datore di Lavoro” – pubblico o privato – delegittima le sigle storiche Confederali, si mostra allergico alle critiche, si permette di parlare a nome dei dipendenti (manca solo la lettera “spontanea” di qualche povero funzionario che inveisce contro i sindacati cattivi e a favore del “buon padrone”), svela un pericoloso riflesso autoritario.
C’e’ da aggiungere che l’estremismo – ed esiste evidentemente anche un estremismo qualunquista, ne’ di destra ne’ di sinistra – giunge sempre allo stesso esito: chiusura sulle proprie posizioni considerate indiscutibili, retorica violenta contro il “nemico”, incapacità di interlocuzione istituzionale con i soggetti politici e sindacali presenti sul territorio.

La questione “Ponte” e infrastrutture (altro che propaganda elettorale, triste realtà!!!), la difficile situazione amministrativa, il decoro cittadino (o mancato tale), il benessere lavorativo dei dipendenti, l’interlocuzione con i rappresentanti dei lavoratori e con i partiti attivi, il deficit storico di servizi ai cittadini, l’auspicio di una chiara scelta di campo su tematiche e posizioni che non possono essere trattate con la retorica della “terzietà” funzionale solo a rimandare i problemi, sono tutti importanti aspetti del dibattito pubblico a Villa e meritano analisi e confronto.

Il nervosismo di chi ha il dovere di governare la Cosa Pubblica con razionalità e buonsenso e’ evidente (non e’ stato un anno semplice per gli amministratori ma si e’ anche deciso, incomprensibilmente, di chiudersi a qualsiasi collaborazione) ma l’aggressività, il riflesso umorale, il cedimento ai limiti caratteriali, non serve a nulla.
Si attivi la cabina di regia civica richiesta dal PD su espropri e Ponte, si affrontino con le Destre governative i danni già prodotti dall’accelerazione salviniana sull’attraversamento stabile, ci si apra alla società civile, alle forze sane della Città che attendono, finalmente, un’espressione alternativa allo sperimentato mal governo del “centrodestra unito” e che, per il momento, sono confuse dalle incertezze dell’Amministrazione.

Noi ci siamo e ci saremo, sapremo premiare il merito e l’impegno, quanto censurare errori e impossibile autosufficienza. Sappiamo che questo può dare fastidio, ma sappiamo anche che non c’e’ crescita senza discussioni franche e libere.
Con l’approvazione del bilancio, in vista del superamento definitivo del dissesto, auspichiamo un opportuno cambio di passo, già annunciato dalla Amministrazione Caminiti.
Siamo aperti a queste novità e sapremo valutarle senza pregiudizi.
Ci aspettiamo lo stesso da chi ha la possibilità, oggi, con le carte a posto, di vivificare e arricchire l’offerta politica di Centrosinistra, unica alternativa alle Destre unite dello Stretto.
Per farlo, per un rilancio davvero “politico” della Maggioranza Caminiti, non può venir meno confronto (anche aspro) e collaborazione.
Altrimenti, tutto sarà inutile e ogni apparente successo cederà di fronte al “ritorno” dei soliti noti“, conclude la nota.

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