Lo scorso sabato pomeriggio, in occasione della presentazione del libro di Peppe Scopelliti “Io sono libero“, in piazza Duomo a Reggio Calabria era presente anche l’Onorevole Antonio Martino, ex deputato di Forza Italia. “Quella con Peppe è un’amicizia di vecchia data, è una persona che stimo da un punto di vista personale. Il nostro è sempre un rapporto tra uomini e non tra politici“, spiega Martino ai microfoni di StrettoWeb. “Ho visto parecchio affetto attorno a Peppe e dopo la sua vicenda questa non è una cosa scontata“, precisa.
“Al netto dei giudizi personali e della vicenda giuridica che Peppe ha vissuto, c’è stato un ritorno d’affetto importantissimo. Non è scontato riempire quella piazza. Lui voleva raccontare da uomo libero la visione di questa storia e la gente lo ha capito e accolto“. E in merito ad un possibile ritorno sulla scena politica di Peppe Scopelliti, che l’ex sindaco di Reggio ha escluso pubblicamente spiegando che quella di oggi non è più la politica di cui lui faceva parte e di cui era innamorato, Martino offre un altro punto di vista. “Io credo nelle parole di Peppe, poi ogni scelta che lui farà è legittima“, anche si configurasse come un “contributo alla politica locale“. “Per me fare politica significa anche essere un singolo cittadino. In questo senso siamo tutti politici e siamo tutti esseri umani. Peppe, con il suo impegno di ora, apporterebbe sicuramente un grande contributo, grazie anche alla maturità raggiunta“, chiosa Martino.
“Dell’affetto intorno a Peppe ero sicuro, me lo aspettavo, è sempre stato un politico in mezzo alla gente. Quando dai tanto è impossibile non ricevere tanto in cambio“, riflette Martino che conclude con una considerazione amara: “le parole che ha detto Peppe ha detto, in merito allo spopolamento della città di Reggio Calabria, sono forti e devono far riflettere. I politici calabresi dovrebbero impegnarsi di più sul proprio territorio: molti amministrano in Calabria ma si fanno le case a Roma e vivono fuori, spingendo i figli a fare altrettanto. Un territorio lo si può amministrare bene solo se lo si vive e se lo si sceglie per il proprio futuro“.