Bar chiusi al Granillo, polemiche durante Fenice-Licata: ecco perché il Comune non ha concesso l’autorizzazione

Secondo quanto verificato, il Comune non ha concesso l'autorizzazione all'utilizzo del Bar

StrettoWeb

Questo pomeriggio i punti ristoro del Granillo erani chiusi, non operativi e funzionanti. Diversi tifosi, accorsi in circa 4 mila per il match Fenice-Licata, seppur contenti per la vittoria amaranto hanno mostrato malcontento per questo disservizio. Domenica scorsa, nel match contro il Siracusa, i Bar erano aperti e per questo motivo nessuno – non essendo stato avvisato – ha pensato di portarsi l’acqua da casa. Ma qual è la motivazione?

Secondo quanto verificato, il Comune non ha concesso l’autorizzazione all’utilizzo dei punti ristoro. Il Granillo, come sappiamo, è un bene che l’Amministrazione affida in gestione alla società, libera poi di scegliere come meglio muoversi per le attività interne. In questo caso l’impianto – che resta comunale – è solo in affitto alla Fenice e a ogni altra società che richiede di giocare. Sempre secondo quanto verificato da StrettoWeb, il Comune dovrebbe indire un bando per ciò che concerne l’utilizzo dei bar.

L’intervento della Protezione Civile

Da aggiungere, dopo opportune verifiche, che il Comune – il quale già conosceva la situazione – si era cautelato contattando la Protezione Civile affinché dei volontari distribuissero dell’acqua sotto i portici dei due settori. Così è stato. Evidentemente il malcontento dei tifosi sopra descritto è dovuto al fatto che gli stessi non sapessero delle postazioni della Protezione Civile oppure che le forniture di acqua non bastassero per tutti.

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