L’idea è nata proprio dalle disavventure dello sport reggino, e oggi ripropone Reggio Calabria come modello internazionale: la Viola Basket diventa la prima società sportiva del mondo che si auto finanzia con fonti di energia rinnovabile. Non è semplicemente la voglia di essere eco sostenibili o dichiararsi “green”, ma la soluzione ai problemi di instabilità economica delle società sportive che – nel caso della Viola – adesso si potrà così auto finanziare e sostenere a prescindere dal proprietario di turno, slegando il destino del club dalle contingenze economiche di un singolo soggetto e garantendogli un futuro assicurato.
L’idea è nata dalla scintilla dei fallimenti della Reggina negli ultimi anni tra Praticò, Gallo e Saladini, e le traversie della Viola nell’ultimo decennio. L’ing. Antonio Praticò, direttore commerciale di Myenergy, ha illustrato il progetto questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione della Viola nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria. A margine dell’evento, ha illustrato a StrettoWeb proprio la motivazione che ha spinto Myenergy a realizzare questo progetto: “l’idea è quella di sganciare il destino dei club sportivi della città, le squadre del nostro cuore, dalle situazioni economiche contestuali del proprietario del momento. Abbiamo sofferto molto negli ultimi anni, invece vogliamo una città che torni in serie A sia nel calcio che nel basket, come succedeva quando siamo cresciuti trasmettendo grande entusiasmo e orgoglio reggino ad un’intera generazione”.
L’idea è straordinaria: grazie a Myenergy la Viola sarà la prima squadra al mondo auto finanziata da energia green. Una auto-sostenibilità economica che sarà raggiungibile in poco tempo con una logica incrementale di ricavi in funzione della partecipazione del territorio, dei tifosi e degli imprenditori che vorranno investire sul fotovoltaico, garantendo il ritorno in breve tempo del loro investimento. Myenergy cederà una parte dei propri ricavi alla società sportiva: un progetto molto nobile, che la società energetica di Simone Foti sta realizzando quando è ancora soltanto Main Sponsor della Viola, pur con la prospettiva di rilevare il club neroarancio. (“con il presidente Laganà ci stiamo parlando molto da questa estate” ha detto l’ing. Praticò durante la conferenza stampa).
Il progetto è totalmente inclusivo, quanto di più democratico ci possa essere: chiunque potrà essere coinvolto, qualora volesse. E’ una grande opportunità di investimento, sfruttando i rendimenti del fotovoltaico che oggi non hanno eguali sul mercato finanziario: garantiscono ricavi certi con il coinvolgimento di contribuire ai successi della Viola.
Ma a beneficiarne sarà tutta la città: una parte dei ricavi sarà destinata alla comunità reggina con una struttura parallela che genererà flussi continui e darà solidità economica a lungo termine. In questo modo, grazie ad un progetto così ambizioso, la ricchezza verrà distribuita sul territorio: tutti i reggini potranno aderire all’iniziativa non solo con investimenti nel fotovoltaico, ma anche semplicemente affittando i propri spazi per produrre energia o aderendo a comunità energetiche.
L’intenzione di Myenergy è quella di “creare sinergie con il territorio attraendo a Reggio grandi player, grandi investitori. L’obiettivo è quello di contribuire alla crescita della nostra città, con un progetto inclusivo, democratico, a cui potrà partecipare chiunque, ognuno nella misura in cui riterrà opportuna, da qualsiasi zona del mondo, con evidenti benefici assicurati non solo per se stesso ma anche per le squadre della propria città e del proprio cuore”. Un paradigma completamente nuovo, in cui gli investimenti nello sport – che siano proprietà, sponsor o abbonamenti – non saranno più a fondo perduto ma aderiscono ad un sistema che garantisce un ritorno a tutti gli attori.
Dopo oltre trenta anni da aver realizzato la prima rivoluzione sportiva con il Centro Sportivo Sant’Agata per la Reggina e il Pianeta Viola per il basket, mettendo i presupposti per i grandi successi futuri e diventando un modello nazionale, punto di riferimento per lo sport del Sud, con quest’iniziativa Reggio Calabria torna protagonista di un modello di management sportivo rivoluzionario che senza ombra di dubbio verrà replicato anche altrove.