Dieta “plant-based”: la Danimarca dice addio alla carne

Il governo ha già preparato un piano d'azione per la transizione alimentare: non solo un aiuto per l'ambiente, ma anche per le casse pubbliche

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Carnivori di tutto il mondo, non trasferitevi in Danimarca! Scherzi a parte, secondo quanto emerso dal Piano d’Azione pubblicato dal governo, il Paese potrebbe essere il primo al mondo a dire addio al consumo di carne. Da Copenaghen infatti, il sistema si sta muovendo secondo alcune linee guida che mirano ad una dieta esclusivamente su base vegetale e che andrebbe a coinvolgere, sin da subito, le strutture pubbliche quali mense scolastiche. L’obiettivo è limitare i danni che hanno influito sul cambiamento climatico e, più in generale, salvaguardare la salute dei cittadini.

Diventare la prima potenza mondiale “plant-based” potrebbe avere anche grandi vantaggi in termini di ritorno economico: potenziare le industrie di prodotti vegetali o, più in generale, di alimenti alternativi alla carne, con l’erogazione di fondi per start-up, e formazione nel settore ricettivo, porterebbe il Pese a detenere un primato in questo nuovo campo dell’industria alimentare.

Il Piano d’Azione prevede, secondo i calcoli del Ministero dell’Agricoltura, un introito di oltre 3 miliardi e mezzo di euro nelle casse pubbliche con conseguente aumento del tasso di occupazione: il “plant-based” andrebbe infatti a creare oltre 27mila posti di lavoro. Il ministro Jacob Jensen ha così giustificato la scelta della Danimarca: gli alimenti a base vegetale sono il futuro. La transizione dalla carne è necessaria e non c’è dubbio che una dieta più ricca di vegetali aiuta a ridurre la nostra impronta climatica”.

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