Falcomatà torna sindaco, Minnella (MSI): “con che coraggio si possono lasciare soggetti simili a governare una città?”

Reggio Calabria, Minnella sulla sentenza della Cassazione su Falcomatà: “niente di nuovo sul Fronte Occidentale”

StrettoWeb

“Qualche giorno di speranza per i cittadini onesti, le voci che iniziavano a circolare già dalla scorsa settimana, il pessimismo dei falcomatiani che vagava sulla città dello Stretto e si faceva sempre più strada negli ambienti della putrida politica reggina tanto che molti equilibri e passaggi di sponda erano già pronti per essere messi nero su bianco“. E’ quanto afferma Giuseppe Minnella, Portavoce Provinciale MSI-FT. “Nulla di tutto ciò, almeno per il momento. Certi fin dall’inizio di quello che sarebbe stato l’esito della giornata odierna in Cassazione, che non donerà certo fede nella giustizia alle giovani generazioni, anche noi ci eravamo fatti suggestionare da quello che appare ormai come un sogno: una Reggio libera da amministratori incapaci e disonesti moralmente. Ed invece la politica romana ha ancora una volta deciso per Reggio: Falcomatà deve rimanere in sella a qualunque costo a costo di inventarsi una interpretazione del diritto e dei fatti surreale! Sono evidentemente risolti quindi i dissapori che nelle ultime settimane avevano fatto vacillare la posizione del sindaco sospeso e lo avevano costretto a diverse interlocuzioni romane”, rimarca Minnella.

Si va avanti dunque con il sindaco Falcomatà che a giorni ritornerà a pontificare da Palazzo San Giorgio in sella alle macerie di una città che lui e le sue varie squadre avvicendatisi negli ultimi nove anni hanno annientato e ne hanno gravemente danneggiato l’immagine nell’Italia e nel mondo. In un simile scenario non è escluso che nei prossimi giorni con i cittadini e con le forze politiche che vorranno condividere un percorso comune saremo presenti e partecipi a manifestazioni di piazza al rientro a palazzo dei sospesi. “Con che coraggio si possono lasciare soggetti simili a governare una città?” E’ l’interrogativo che poniamo a governo, prefettura e magistratura. Il silenzio di fronte ad un diritto violentato ed agli scempi di questi nove anni potrebbe essere la solita muta risposta. Dunque: “niente di nuovo sul fronte occidentale”, conclude Minnella.

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