Israele attacca il Libano: “difendere i civili israeliani dalla ‘Tempesta-Al Asqa'”. E intanto il mondo teme il peggio

Proseguono gli attacchi tra Hamas e Israele: quest'ultimo ha attaccato il Libano per difendersi da colpi di mortaio

StrettoWeb

Le forze armate israeliane stanno attaccando con colpi di artiglieria il Libano dopo che numerosi colpi di mortaio sono stati lanciati verso Israele. Lo riferisce lo stesso Idf (forze di difesa israeliane, ndr). Nell’operazione lanciata ieri all’alba da Hamas, chiamata ‘Tempesta-Al Asqa’, centinaia di persone sono morte e migliaia sono rimaste ferite. “L’Idf ha adottato misure preparatorie per questo tipo di scenario e continuerà ad operare in tutte le regioni e in qualsiasi momento necessario per garantire la sicurezza dei civili israeliani“, affermano i militari in una nota.

In una nota diffusa in queste ore l’Idf spiega che sono state ”adottate misure in preparazione di questo tipo di possibilità e continueremo a operare in tutte le regioni e in qualsiasi momento necessario per garantire la sicurezza dei civili israeliani“.

Il mondo col fiato sospeso

Pechino, intanto, invita al cessate il fuoco. La Cina è profondamente preoccupata per l’attuale escalation di tensione e violenza tra Palestina e Israele, come ha riferito un portavoce del ministero degli Esteri cinese. La Cina chiama “le parti pertinenti a mantenere moderazione e calma, a fermare immediatamente gli scontri, a proteggere i civili e a impedire alla situazione di avviarsi verso un deterioramento“. La nota rimarca le difficoltà e “la stagnazione a lungo termine dei processi di pace” ormai insostenibili. Il modo fondamentale per placare le ostilità “risiede nell’attuazione dei ‘due Paesi’ e nella creazione di uno stato palestinese indipendente“.

La comunità internazionale – prosegue la nota – dovrebbe migliorare il senso di urgenza, aumentare gli investimenti sulla questione palestinese, promuovere il recupero immediato dei colloqui di pace tra Palestina e Israele, e cercare un modo pacifico di lungo termine“. La Cina, infine, “continuerà in tal senso a fare sforzi senza sosta con la comunità internazionale“.

I timori di Cuba

Il governo cubano, intanto, ha espresso la sua “grave preoccupazione” per la nuova escalation di violenza tra Israele e Palestina. Il Ministero degli Esteri cubano ha sottolineato che il conflitto è “una conseguenza di 75 anni di violazione permanente dei diritti inalienabili del popolo palestinese e della politica aggressiva ed espansionistica di Israele“. “Cuba esige una soluzione globale, giusta e duratura del conflitto israelo-palestinese, basata sulla creazione di due Stati, che permetta al popolo palestinese di esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione e di avere uno Stato indipendente e sovrano all’interno dei confini precedenti al 1967, con Gerusalemme Est come capitale“, ha dichiarato il Ministe. ro degli Esteri.

Hamas: “l’Iran ha dato il proprio sostegno ad Hamas”

L’Iran ha dato il proprio sostegno a Hamas in modo che potesse lanciare l’attacco a sorpresa e senza precedenti contro Israele. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, alla Bbc. L’attacco su più fronti ha causato finora la morte di 300 civili e uomini delle forze di sicurezza israeliane, il ferimento di oltre mille e un numero imprecisato di rapiti dal sud di Israele e portate nella Striscia di Gaza.

Amnesty International, ogni sforzo per proteggere civili

Amnesty International ha sollecitato le forze armate israeliane e i gruppi armati palestinesi a compiere ogni sforzo per proteggere le vite dei civili. “Siamo profondamente preoccupati per il numero di civili uccisi a Gaza, in Israele e nei Territori palestinesi occupati e chiediamo a tutte le parti coinvolte di rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario ed evitare ulteriori bagni di sangue“, ha dichiarato Agne’s Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

Attaccare volutamente civili e portare a termine attacchi sproporzionati e indiscriminati che uccidono o feriscono civili sono crimini di guerra. Israele ne ha commessi a ripetizione, impunemente, nelle precedenti guerre contro Gaza. I gruppi armati palestinesi devono smetterla di prendere di mira, come gia’ fatto in passato e ancora di piu’ oggi, la popolazione civile israeliana e porre fine all’uso di armi indiscriminate: queste azioni, a loro volta, costituiscono crimini di guerra“, ha aggiunto Callamard.

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