Ha il record di stagioni consecutive in Serie A con la Reggina. Mai esonerato sullo Stretto, ha sempre centrato gli obiettivi, anche in anticipo, con il terzo e ultimo anno protagonista di un’impresa che resterà nella storia. Quella storia – sì, quella amaranto – in cui Walter Mazzarri ha sicuramente un pezzo importante. Oggi è tornato a parlare, a distanza di mesi e da quella vita parallela rispetto alla panchina. Al Corriere dello Sport si è aperto totalmente, ripercorrendo il passato. E non potevano ovviamente mancare i passaggi sulla Reggina.
Intervistato in video chiamata, con Ivan Zazzaroni parla soprattutto di Napoli, ma anche di Torino e Sampdoria. Quando è il momento un po’ di autocelebrarsi, arriva la Reggina. “La carriera parla per me – dice -Ecco perché, non essendo rimasto tanto simpatico, purtroppo anche a qualche giornalista, non ho avuto quello che meritavo. Ho fatto tre anni alla Reggina, quando arrivai stava per non iscriversi al campionato, cambiammo dodici giocatori dopo la prima di campionato e ci salvammo con tre giornate d’anticipo. Il secondo anno, altri problemi economici, mancavano i soldi per l’iscrizione, venduti tutti, conservammo la categoria. L’ultimo anno la ciliegina sulla torta: dal -15 hai visto come andò a finire. In tre anni risanammo la società. Questi sono dati”.