“Dubbi sul loro gol? Mi viene difficile valutarlo. Non è il gol in sé ma è la prestazione che non mi ha convinto in nessuna parte del campo. Primo tempo bruttissimo, non abbiamo giocato a calcio, sapevamo che loro erano in difficoltà, ma hanno avuto coraggio e spensieratezza nel chiudersi e hanno vinto meritatamente, non rubando nulla. Dobbiamo fare un esame di coscienza, la responsabilità è la mia, che non l’ho preparata bene. Andiamo avanti ma c’è tanta amarezza, perché se questa squadra non riesce a capire che deve dare di più a livello motivazionale e tecnico, mi preoccupo. Non basta giocare gli ultimi 10 minuti un calcio un po’ all’arrembaggio”. E’ amareggiato, Giacomo Modica. Molto amareggiato. La sconfitta interna del suo Messina contro il Brindisi non gli è andata giù.
Per Modica è un problema mentale e non fisico: “ho schierato la stessa squadra di Picerno? Sì, ma non è un problema fisico, loro hanno giocato due giorni dopo di noi. E’ un fatto di testa, perché la squadra di Picerno mi aveva soddisfatto e non ho toccato nulla. Evidentemente però la mente fa brutti scherzi, è un problema di atteggiamento mentale. E’ meglio che chiudiamo questa partita il prima possibile. Mi dispiace e chiedo scusa ai tifosi, come sempre encomiabili, ma abbiamo toppato in pieno la partita. A me questo calcio non dice niente, ma peggio di così non possiamo fare”.