“Strumentale, ma non è una novità, l’attacco che De Luca sferra al deputato regionale e sindaco di Cerda Salvo Geraci. Come sempre, ‘l’amico Cateno’ cerca di sfruttare mediaticamente una vicenda locale che vede coinvolto il Sindaco di Cerda che, per motivi di sicurezza, aveva proposto al suo comandante dei Vigili un percorso alternativo. Le accuse e le richieste di dimissioni di De Luca sono oltremodo fuori luogo poiché Geraci non è accusato di alcun reato di stampo mafioso né di fatti correlati al suo ruolo parlamentare”. E’ quanto afferma in una nota il senatore siciliano della Lega Nino Germanà.
“L’accusa muove dalle dichiarazioni di un altro dipendente dell’Ente rilegando la vicenda a circoscritti rapporti Comunali. È scorretto strumentalizzare un attacco così, mosso proprio da De Luca, che di vicende giudiziarie ne ha passate tante, uscendone fortunatamente sempre a testa alta. Ricordo a Cateno che il garantismo a fasi alterne non solo è ingeneroso personalmente, ma non paga neanche politicamente. Le altalene a cui De Luca ci ha abituato sono ormai note anche tra le sue fila del Consiglio Comunale di Messina, dell’Assemblea Regionale e, oggi, del Senato (con l’unico senatore del suo Gruppo passato ad Italia Viva). Molti, ormai, si sono resi conto dell’incoerenza politica di Cateno e l’emorragia del suo movimento è inarrestabile“, rimarca Germanà.
“Capisco, quindi, la ricerca di notorietà di De Luca che, in un periodo di perdita di consensi e di imminenti elezioni, prova a provocarci per avere qualche riga in più sui quotidiani nazionali, ma gli ricordo che all’epoca dei fatti contestati Geraci era iscritto al suo partito ed era stato indicato quale Presidente del Gruppo Parlamentare regionale di De Luca. Confido comunque nella magistratura e nella giustizia che sapranno dare presto un chiarimento alla vicenda restituendo al collega Geraci la serenità che merita e confermando che la Lega sceglie la sua classe dirigente in relazione alle capacità e alla moralità”, conclude Germanà.