“Questa piazza lo farà interrogare, penso che stanotte non dormirà e poi nei giorni successivi vediamo che cosa gli stimolerà“. Con queste parole il senatore di Fratelli d’Italia Fausto Orsomarso risponde alle domande dei giornalisti a margine della presentazione del libro di Giuseppe Scopelliti, “Io sono libero”, questa sera a piazza Duomo a Reggio Calabria. Orsomarso ha risposto alla domanda su Fratelli d’Italia come “casa naturale” per un eventuale ritorno in politica di Scopelliti.
“Ho sempre detto a Peppe Scopelliti che lui resta il migliore di noi, non solo qui ma anche guardando al resto d’Italia” ha detto Orsomarso. “Uno come Scopelliti nasce ogni cento anni. E’ ovvio che se lui vuole ritornare, adesso che ha guadagnato maggiore serenità, credo e spero che Fratelli d’Italia sia la sua casa naturale. Sono domande che dovete fare a lui, noi nei prossimi giorni anche insieme a lui ci interroghiamo. Intanto però è giusto raccontare questa storia di sofferenza, lo sta facendo in tanti comuni non solo in Calabria, è giusto farlo per un uomo che ha pagato molto di più rispetto ai fatti. A me fa piacere che un uomo per bene, un reggino per bene, torni con voglia e determinazione a parlare alla sua gente. Noi lo abbracciamo in modo caloroso e sarebbe bellissimo, io però non me la sento nemmeno di spingerlo, deve essere una maturazione sua, un ritorno in piena attività perchè resta il migliore di noi“.
“Con Scopelliti – ha detto ancora Orsomarso nell’intervista integrale nel video a corredo dell’articolo – c’è un legame di fraterna amicizia, di comune militanza nella destra prima giovanile e poi generale. Una piazza così piena per una presentazione di un libro… dovremmo dire alla Feltrinelli di ingaggiarlo! E’ emozionante questa serata, siamo nella città che gli ha procurato le grandi sofferenze che racconta in questo libro. E’ stata una bella serata di festa, con tantissima gente nonostante qui non ci siano truppe cammellate, nonostante il maltempo, tanti amici venuti spontaneamente da Cosenza partiti sotto un temporale…”