Reggina, l’ex Consigliere Malaspina alla Fenice: “posate le chiavi”. E Carminello raddoppia: “non vedo futuro”

I pensieri fortemente critici, contro La Fenice Amaranto, da parte del Consigliere dimesso Nicola Malaspina e dello storico ultrà Carminello

StrettoWeb

La tifoseria reggina è molto delusa e arrabbiata dopo la sconfitta della Fenice Amaranto ieri al Granillo contro il Sant’Agata di Militello. E tutto ciò nonostante la concreta possibilità di vincere a tavolino dopo il ricorso presentato dal club in seguito a una violazione sugli under da parte della squadra messinese. Abbiamo riportato il pensiero dello storico ultras Carminello e di un tifoso che ha scritto a StrettoWeb, ma sono tanti e pubblici i messaggi degli utenti sui social, infuriati per la prestazione, per il risultato e anche per uno streaming scadente nonostante il pagamento.

E proprio Carminello, dopo il breve video di ieri, ha rincarato la dose oggi con un post sui social: “dopo Gallo e Saladini, ancora forestieri affaristi alla ricerca solo ed esclusivamente dei loro interessi prettamente personali. Non vedo futuro per il calcio a Reggio fino a quando la Reggina non tornerà ai reggini”, ha scritto.

Oltre allo storico ultrà, anche l’ex Consigliere Nicola Malaspina (unico a dimettersi dopo il Processo Miramare) si mostra molto critico verso La Fenice Amaranto. “In campo calcistico, non ho mai creduto ai miracoli e a meno che non accada un miracolo, oggi, domenica 22 ottobre 2023, il campionato della LFA si può dire concluso – scrive – Ballarino e soci, i tifosi amaranto, dopo tante bugie e prese per i fondelli, hanno diritto ad un grammo di sincerità. Se avete la disponibilità economica per riportarci dove è nostro diritto stare, bene. Se non siete in grado, siate sinceri, vi ringraziamo per averci provato, ma non aspettate il prossimo anno, trovate un acquirente e posate le chiavi subito“.

Al post di ieri di Malaspina si aggiunge poi quello odierno, di tenore simile: “A causa di un paio di sciacalli che, fino al 21 giugno 2023, non sapevano neanche dove si trovasse il Granillo, oggi, i tifosi che si azzardano a criticare, vengono bollati come speculatori politici. Premesso che, nella vita come allo stadio, di bolle e scomuniche me ne sbatto le palle, sarebbe opportuno ricordare a tutti come siamo finiti in questo inferno. Ci siamo finiti per la troppa accondiscendenza e per l’estremo atteggiamento conciliante. Quando in serie A criticavamo la presidenza Foti lo facevamo per ragioni politiche?????? No! Lo facevamo per il grande amore che proviamo per la squadra della nostra Città”.

“Io non credo di aver mai visto tifosi che si accontentano. Se ci sono, io non rientro in questa schiera. Lo cantiamo anche allo stadio, REGGIO CALABRIA VUOLE VINCERE, o è stato modificato in Reggio Calabria vuole vivacchiare nelle serie inferiori???? Io continuo e continuerò a cantare REGGIO CALABRIA VUOLE VINCERE e chiunque vuole la stessa cosa deve operare fin da subito per raggiungere questo obiettivo, tenendo ben presente che INGANNARE GLI ALTRI È CRIMINALE, MA INGANNARE SE STESSI È DEMENZIALE!!!!”, conclude.

Condividi