Reggina, la Fenice Amaranto perde in casa contro il Sant’Agata di Militello

La vetta, così, è più lontana che mai, nonostante il turno di riposo del Siracusa, per via dell'ennesimo successo di Trapani e Vibonese. E ora mercoledì si torna al Granillo per il recupero contro il Lamezia Terme

StrettoWeb

La Fenice Amaranto perde ancora in casa, sempre per 1-2, contro il Sant’Agata di Militello, che passa al Granillo (dove la squadra di Trocini ha conquistato solo tre punti in tre gare) al 94′. Un punto nelle ultime due per gli amaranto, che avevano conquistato tre vittorie di fila in precedenza. La vetta, così, è più lontana che mai, nonostante il turno di riposo del Siracusa, per via dell’ennesimo successo di Trapani e Vibonese. E ora mercoledì si torna al Granillo per il recupero contro il Lamezia Terme.

Sugli spalti non è mancato l’apporto del Granillo, con oltre 3 mila spettatori (3.852, per la precisione, di cui 3.045 abbonati e 30 ospiti), ma si è invece registrata la fortissima delusione di coloro che – non presenti allo stadio – non hanno potuto seguire lo streaming nonostante l’acquisto dell’abbonamento di 80 euro o l’evento singolo di 7 euro. Tante segnalazioni alla redazione di StrettoWeb ma anche tanti commenti sotto i post del club su Facebook per un evento che è stato solo intravisto dai più, con interruzioni e disservizi vari. Insomma, un pomeriggio drammatico per la società, che a questo punto difficilmente può continuare a sbilanciarsi su obiettivi di vertice.

La partita. Trocini lancia dall’inizio Ricci, in posizione offensiva con Barillà e il giovane Coppola. In panchina Marras. L’avvio è una doccia fredda, come ad Acireale, col vantaggio avversario messo a segno da Carrozzo dopo pochi minuti. Questa volta, però, la squadra amaranto ci mette di meno a recuperare. Chi ci pensa? Sempre lui, il capitano. Nino Barillà tira una staffilata su punizione da oltre il limite e batte il portiere: gol, esultanza e dedica al nonno scomparso ieri. “Ciao mpare Nino”, la scritta sulla maglia sotto la divisa. E il primo tempo si chiude così. Nella ripresa si sparigliano le carte ma il risultato non cambia, anche perché la Fenice se la gioca senza attaccante, dopo la sostituzione di Coppola. Trocini, però, perde un altro difensore, Zanchi, che esce per infortunio intorno all’ora di gioco. Brutta tegola nella retroguardia dopo gli infortuni di Girasole e Cham, che restringono le scelte in difesa. Con gli schemi saltati e tanta stanchezza, la gara stava per concludersi sul pari, prima del gol al 94′ di Lo Grande che lancia i messinesi alla vittoria.

Condividi