Reggina, il falso problema dell’attaccante della Fenice e le ultime novità sul Centro Sportivo Sant’Agata

Reggina, il punto della situazione sulle ultime mosse della Fenice Amaranto: in arrivo un attaccante straniero svincolato, ma non risolverà i problemi. Tutte le notizie delle ultime ore

StrettoWeb

I tifosi continuano a chiedere alla Fenice Amaranto di tesserare un attaccante in quanto effettivamente è il ruolo più deficitario dell’organico, ma in realtà quello dell’attaccante è un falso problema. Tesserare oggi pinco o pallo pescato in giro per il mondo tra gli svincolati non risolverà il problema della squadra: siamo al 19 ottobre, e se un calciatore è svincolato il 19 ottobre ci sarà un motivo. A meno che la società non abbia la forza di andare a prendere Fabio Quagliarella, o meglio ancora qualche altro bomber costretto a fare la panchina in serie A o in serie B dov’è ai margini del progetto del proprio club che però ne paga l’ingaggio e quindi sarebbe ben lieto di svincolarlo per alleggerirsi di un contratto inutile, andare oggi a tesserare un altro scarto degli altri club non servirà a nulla.

Qualche settimana fa la Fenice aveva contattato Marcello Trotta, che dopo Quagliarella è certamente lo svincolato più forte tra quelli disponibili sul mercato, ma poi non si è fatta più sentire e adesso l’attaccante campano grande protagonista tra 2016 e 2018 con il Crotone in serie A, categoria in cui ha giocato complessivamente 84 partite realizzando 11 gol e 9 assist, e con un passato importante anche in serie B (20 gol e 7 assist in 81 partite), ha deciso di andare alla Pistoiese sempre in serie D. Perché la Fenice, dopo aver contattato Trotta in modo interlocutorio, non ha proseguito nel tentativo di ingaggiarlo? Se la Fenice non è in grado di permettersi Trotta, a cosa può servire tesserare qualche altro inferiore, soltanto per abbindolare i tifosi con l’ennesima presa in giro? I nomi che circolano nelle ultime ore arrivano dalle categorie minori (addirittura non professionistiche) sud americane, e di profili che neanche in quel contesto avevano numeri di segnature superiori alle dita di una mano (nelle annate migliori).

La verità è che l’attaccante andava individuato prima di presentare la domanda alla manifestazione d’interesse del Comune, come aveva fatto l’altra cordata che aveva bloccato nientepopodimeno che Adriano Montalto. L’attaccante è il professionista più difficile da individuare, a differenza dei calciatori di tutti gli altri reparti che da che mondo è mondo se ne possono trovare a bizzeffe. Ma se la Fenice Amaranto non aveva neanche idea dell’allenatore, tanto che ci ha impiegato una settimana a trovarlo dopo la scelta di Brunetti, appare più chiara l’approssimazione e l’improvvisazione di una dirigenza societaria totalmente inadeguata alla guida di una società che ambisce ad essere la Reggina.

Le novità sul Centro Sportivo Sant’Agata

Questo tipo di superficialità si è vista anche nella gestione del Centro Sportivo Sant’Agata: la Fenice non ha partecipato alla manifestazione d’interesse indetta dalla Città Metropolitana per sondare il terreno sugli interessi imprenditoriali legati all’impianto, e l’ha fatto scientemente inviando soltanto una lettera con una propria proposta molto differente nella forma e nella sostanza dalle condizioni richieste dall’ente. Una proposta assolutamente irricevibile per la Città Metropolitana, in quanto non era una adesione con i requisiti richiesti dalla manifestazione d’interesse ma soltanto una nota interlocutoria con le proposte della società che non sono compatibili con le esigenze di valorizzare l’intera struttura.

La Città Metropolitana, quindi, adesso farà il bando su cui stanno lavorando i funzionari e che verrà pubblicato nei prossimi giorni. Chiunque potrà partecipare al bando, anche chi – come la Fenice – non ha aderito alla manifestazione d’interesse dell’ente. Dopo la pubblicazione del bando, ci saranno 15 giorni di tempo per presentare la domande e poi ci sarà la gara con la graduatoria, le analisi con le verifiche sul vincitore e tutte le procedure burocratiche che verosimilmente consentiranno di avere il contraente entro fine novembre.

Intanto la Fenice Amaranto può rimanere al Sant’Agata provvisoriamente alle stesse condizioni del primo mese, che è scaduto ieri: continuerà a pagare 5.500 euro mensili più le utenze e la manutenzione per la piccola porzione di struttura che ha in concessione provvisoria (due campi e alcuni locali), in quanto la Città Metropolitana ha deliberato la proroga della concessione provvisoria per altri 60 giorni, come richiesto dalla società, e quindi con nuova scadenza al 18 dicembre. La determina della concessione è pubblicata sull’albo online della Città Metropolitana e fornisce tutti i dettagli sulla situazione, chiarendo che l’ente ha “la necessità di garantire la corretta manutenzione e salvaguardia del bene stesso” in attesa dell’espletamento del bando per la concessione dell’intera struttura al vincitore del procedimento. Se il vincitore del bando non fosse la Fenice e dovesse ricevere la concessione definitiva prima del 18 dicembre, la Fenice dovrebbe spostarsi prima della scadenza della concessione provvisoria per la priorità di ordinamento di una concessione definitiva ottenuta per vittoria di un bando pubblico rispetto ad una concessione provvisoria avuta – come emerge dalla determina odierna – anche per l’indirizzo politico dato dai sindaci. Ma in ogni caso due settimane non saranno un problema per nessuno: difficile immaginare di aprire un contenzioso per 15 giorni, quindi eventualmente per un periodo così breve si troverà un accordo transitorio che soddisfi tutte le parti.

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