Una cittadina di Reggio Calabria, affezionata lettrice di StrettoWeb, vuole esprimere tutto il proprio sdegno per un gravissimo episodio che le è accaduto personalmente due giorni fa, giovedì sera alle 22:30 presso la stazione centrale della città. La testimonianza è molto forte e rappresenta quanto sia grave il degrado in cui versa la città, con alti rischi anche per la sicurezza pubblica. Per questo motivo decidiamo di pubblicarla integralmente, sperando riesca a scuotere le autorità affinché si ripristini la normalità ed episodi così gravi non si verifichino più:
“Giovedì sera alle 22:30 mi recavo ad accompagnare mia figlia in stazione per prendere un bus sostitutivo delle Fs per Bari, e mentre eravamo lì in stazione si avvicina un soggetto strano, alto e biondo, e chiede una sigaretta. Mia figlia educatamente risponde che non fumiamo, lui fa finta di andarsene, torna indietro e prende a pugni alle spalle mia figlia. Io mi avvicino dicendo che sto chiamando la Polizia e il soggetto si avventa anche contro di me e inizia a sbattermi contro la macchina. Ringrazio la Polizia che è stata tempestiva ad arrivare perché c’erano i signori tassisti che guardavano la scena da lontano però nessuno che si avvicinava, mi vergogno di essere tornata a Reggio Calabria dopo aver lavorato per 17 anni a Verona e mai nessuno – pur viaggiando anche di notte – mi ha mai toccata. Faccio presente che neanche la Polfer quella sera era presente alla stazione, sicuramente questo signore è già libero e aspettiamo che ammazza qualcuno per poi chiuderlo in carcere… che vergogna! Mi sono dimenticata di dire che erano le 22:30, non era notte profonda! Di questa violenza subita neanche si è parlato come se fossimo due cani: certo, le merde che succedono in questa città di merda non si devono sapere, meglio il silenzio…”.
Purtroppo la signora ha centrato il punto: “meglio il silenzio” è quello che ci scrivono in tanti contestando le notizie che pubblichiamo denunciando tutto ciò che non va. E sicuramente leggeremo decine di commenti deliranti anche su questa testimonianza. Ma rappresentiamo la parte sana della città che si ribella a tutto questo e che sogna di vivere in un posto migliore: quindi non ci fermeremo e non ci stancheremo di evidenziare quotidianamente tutto ciò che non va, con lo spirito costruttivo della denuncia pubblica al fine di rimediare alle problematiche del territorio.