Reggio, benvenuti sul Viale della Libertà: carcasse di topi, rifiuti e voragini. I residenti scrivono alle Istituzioni: “risolvete, oppure…”

La lettera dei residenti del Viale della Libertà rivolta a Sindaco, Assessori ai Lavori Pubblici, al Verde Pubblico e all'Ambiente, ma anche a Prefetto, Procuratore, Questore, Comandanti di Carabinieri e Polizia Municipale nonché Direttore Sanitario dell'Asp

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Detto, fatto. Sarebbero passati ai fatti, dopo le segnalazioni e i primi avvertimenti. Il riferimento è ai residenti del Viale della Libertà, arrabbiatissimi con le Istituzioni per il degrado presente su via Argine Dx Annunziata e su Viale Umberto Boccioni: spazzatura, topi, voragini e non solo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, la settimana scorsa: i cittadini si accorgono della presenza di un cantiere, pensano che siano finalmente iniziati i lavori per risolvere il problema, ma con stupore ricevono tutt’altra risposta e cioè che in quella zona verrà realizzata la continuazione della pista ciclabile che dalla zona sud prosegue fino in Via Marina. Imbufaliti, decidono così di attuare un’azione forte: una lettera alle Istituzioni con una raccolta firme di tutti i residenti per chiedere che la situazione venga risolta.

Di seguito la missiva integrale dei cittadini rivolta a Sindaco, Assessori ai Lavori Pubblici, al Verde Pubblico e all’Ambiente, ma anche a Prefetto, Procuratore, Questione, Comandanti di Carabinieri e Polizia Municipale nonché Direttore Sanitario dell’Asp.

“I sottoscritti cittadini, abitanti e titolari di attività commerciali e professionali operanti sulla via Argine Dx Annunziata e sul Viale Umberto Boccioni di questa città, strade affacciantisi sul Viale della Libertà, rappresentano quanto segue. E’ oramai lunghissimo tempo che le condizioni del Viale della Libertà hanno superato qualsiasi livello di tollerabilità, tanto dal punto di vista della sicurezza statica e stradale che da quello igienico-sanitario, oltre che dal punto di vista estetico ed urbanistico. Sono diversi anni che non viene effettuato alcun intervento per la manutenzione del manto stradale, della copertura del torrente e del suo letto di scorrimento, e sporadici – al limite dell’inconsistenza assoluta – sono stati gli interventi per la manutenzione e pulizia delle aiuole destinate al verde pubblico. A questo si somma il problema dell’abbandono di ogni tipo di rifiuti da parte di soggetti che non rispettano tempi e modalità della raccolta differenziata. Tutto ciò ha comportato un progressivo e sempre più evidente deterioramento dell’intera zona, che un tempo – che ormai appare distante anni luce – era una delle zone più belle della città: ordinata, pulita, elegantemente arredata da aiuole verdi e ben curate, illuminata a giorno anche nel cuore della notte. Deterioramento che, negli ultimi tempi, procede inarrestabile e sempre più velocemente.

La totale mancanza di ordinaria e straordinaria manutenzione ha creato le condizioni per una emergenza sempre più pressante. Le numerosissime voragini apertesi sul manto stradale, i topi che scorrazzano impunemente saltellando dai buchi nella copertura del torrente ai mucchi di rifiuti che costantemente si formano lungo i marciapiede, sono le immagini più immediate dell’attuale sfacelo, ma non sono certo gli unici problemi che si presentano e si aggravano di giorno in giorno. Ancora, devono necessariamente essere sottoposte a verifica le condizioni del letto del torrente sotto la copertura, soprattutto per quanto riguarda la presenza di detriti e in quale quantità.

E’ necessario elencare specificamente tutte le emergenze cui è ormai di vitale ed improcrastinabile necessità porre rimedio, prima che la situazione precipiti.
Nello specifico,

a) Sotto il profilo ambientale e sanitario

  • Il viale e i controviali non sono oggetto di pulizia straordinaria da decenni (sempre sollecitata e mai effettuata), né i rarissimi interventi di spazzamento con pulitrice meccanica sono stati mai efficaci. Cartacce, plastiche di vario genere, carcasse di topi e di piccioni, cumuli di foglie morte, e altri materiali i più vari, fanno spesso mostra di sé sulle strade, sui marciapiedi, ai bordi degli stessi e nelle aiuole di quello che fu un giardino ricco di piante e di arbusti rigogliosi, che ora versa in totale abbandono perché i residenti si sono stancati di farlo curare a proprie spese dopo i vari e continui atti di vandalismo che hanno più volte, fra l’altro, danneggiato e distrutto l’impianto di irrigazione dagli stessi installato;
  • Al degrado ed alla sporcizia di cui sopra, vanno aggiunti i cumuli di rifiuti urbani un po’ ovunque abbandonati, oltre ai rifiuti organici e indifferenziati che gli esercizi pubblici presenti lungo il viale depositano sul marciapiedi antistante dentro i cassonetti di vario colore ad essi assegnati dal Comune e che dovrebbero essere oggetto di ritiro speciale da parte dell’amministrazione comunale, considerata soprattutto la particolare natura dell’attività di somministrazione di cibi e bevande, che comporta una produzione continua di “umido” che non può essere raccolto con cadenza bisettimanale, necessitando una raccolta quotidiana, per non trasformarsi immediatamente, specialmente nelle giornate di caldo, in un ricettacolo di topi ed insetti e origine di sporcizia e cattivi odori;
  • Lungo il viale centrale sono evidenti copiose perdite di acqua che il Comune (e quindi i suoi cittadini e quindi anche noi esponenti) deve profumatamente pagare al fornitore, ma sono mesi che il liquido scorre e si perde nel sottostante torrente attraverso le enormi voragini esistenti sul piano stradale che da qualche decennio hanno sostituito i giunti di congiunzione fra i lastroni di acciaio che costituiscono la copertura del torrente Annunziata;
    – Il verde pubblico, costituito dal prato, dagli arbusti fioriferi e dalle piante di pregio presenti nella vasca centrale del viale e nelle aiuole che separano il viale dai controviali, per anni amorevolmente curato dai residenti a proprie spese, versa ora in totale stato d’abbandono, deposito di rifiuti di ogni genere, ricovero di animali e barboni, regno incontrastato di pulci e insetti di vario genere con grave pregiudizio e pericolo per la salute pubblica;
  • Il piazzale sulla parte inferiore del Viale è stato trasformato da questo Comune, ormai da diversi anni, in una sorta di deposito a cielo aperto per materiale edilizio di vario genere, che rimane in attesa di essere utilizzato in qualche cantiere e, nel frattempo, produce polvere, rifiuti vari, ha privato la cittadinanza di un numero rilevante di posti macchina, utili soprattutto per chi deve recarsi a Messina e che, non potendo più utilizzare quegli spazi, deve lasciare l’autovettura lungo il Viale, contribuendo così ad aggravare la situazione parcheggi ed il passaggio e la sosta delle auto sulla copertura del torrente; inoltre, rappresenta un vero e proprio obbrobrio dal punto di vista estetico;

b) Sotto il profilo della sicurezza statica e stradale e dell’incolumità delle persone

  • Il piano stradale del viale, dei piazzali e dei controviali è una serie ininterrotta di buche più o meno grandi e profonde; da alcune di esse è possibile vedere il fondo oscuro del sottostante torrente e da esse uscire spesso ratti di dimensioni enormi che si aggirano in cerca di cibo fra i rifiuti abbandonati;
  • Enorme preoccupazione suscita lo stato della copertura del torrente. Infatti, quelli che una volta erano giunti stradali oggi sono enormi e larghe trincee dentro le quali sono visibili, perché messi a nudo, i lastroni di acciaio (ultra arrugginiti) della copertura del torrente, ed enorme è la paura che questo deterioramento non garantisca più la solidità e stabilità dell’intera struttura;
    Gli automobilisti che necessariamente devono percorrere il viale e i controviali devono effettuare difficoltosi e pericolosi zig zag per evitare le buche e le trincee più profonde a tutela delle sospensioni e degli pneumatici del proprio mezzo. Ne consegue, soprattutto per ciclisti e motociclisti, un rischio molto concreto per l’incolumità fisica.
    Nelle ore notturne, infine, a causa della scarsa visibilità, anche i passanti rischiano di cadere negli innumerevoli trabocchetti esistenti con gravi conseguenze per la loro incolumità;
  • Non esiste segnaletica stradale verticale e orizzontale per i transiti e per i parcheggi di modo che tutto è lasciato al buon senso (e all’arbitrio) dei cittadini residenti e di passaggio, con il risultato di avere, ricorrentemente, anche problemi di ostruzione delle vie di passaggio delle autovetture;
  • Numerosi sono gli autobus che, sempre più frequentemente, sostano sul viale, precisamente sulla parte a ridosso dell’inizio del Viale Genovese-Zerbi, con la conseguenza di rendere molto difficoltoso il passaggio e di occludere la visuale agli automobilisti che devono immettersi sulla strada cittadina oppure devono imboccare la bretella sopra il porto;
  • Numerosi veicoli, anche di grosse dimensioni, sostano ormai da tempo immemorabile a ridosso delle aiuole. Da così tanto tempo da apparire più abbandonati che parcheggiati. Al riguardo, è necessario verificare se gli stessi possano sostare sulla strada pubblica, e, qualora risultassero privi dei requisiti (ad esempio l’assicurazione), provvedere alla loro rimozione;
  • L’illuminazione è assolutamente insufficiente lungo tutto il viale, in quanto pochissimi sono i fari funzionanti, nonostante il numero consistente degli stessi sui pilastri situati al centro della strada; addirittura, il pilastro a monte del viale è ormai totalmente spento da moltissimi anni, con la conseguenza che tutta quella zona, dopo il tramonto del sole, sprofonda letteralmente nelle tenebre, diventando di colpo estremamente pericolosa, per chi guida autoveicoli, per le difficoltà nell’attraversarla a piedi e per la possibilità che malintenzionati approfittino dell’oscurità.
    Questo è un problema di portata generale, perché riguarda tanto gli automobilisti che i pedoni, sia i residenti che i passanti, come ad esempio i pendolari da e per Messina, che a fine giornata si trovano ad attraversare la zona per rientrare a casa.
  • Le grate per il deflusso dell’acqua piovana sono estremamente pericolose, specialmente all’altezza dei numeri civici 13 e 29, perché le cornici non le bloccano come dovrebbero, lasciandole in rilevo rispetto alla strada, col concreto rischio di causare inciampi e trasformandole da dispositivi bloccati ad oggetti basculanti, che si impennano laddove calpestate dai passanti o dalle macchine che ignorano o non comprendono il pericolo che rappresentano. E’ di assoluta evidenza la pericolosità di questa situazione.

Enormi sono i rischi per i bambini e le persone anziane, che sono costretti ad attraversare la strada con tutte le problematiche sopra illustrate, con tutti i pericoli che comporta una strada piena di buche, poco e male illuminata e con vere e proprie voragini aperte dentro le quali si rischia di infilare un piede, se non entrambi.

Per tutte le situazioni sopra illustrate, con il presente atto, i sottoscritti CHIEDONO un intervento immediato di ripristino delle necessarie condizioni di sicurezza, igiene e decoro di tutta la zona chiamata “Viale della Libertà”, provvedendo alla riparazione dei danni e alla soluzione dei problemi evidenziati, riguardanti specificamente:

  • 1) la copertura del torrente e la pulizia del suo letto di scorrimento,
  • 2) il manto stradale e le grate di deflusso dell’acqua;
  • 3) la cura e manutenzione delle aiuole e del verde presente;
  • 4) la raccolta dei rifiuti abbandonati lungo la strada e dentro le aiuole;
  • 5) il parcheggio senza regole di autobus ed altri veicoli, questi ultimi probabilmente abbandonati;
  • 6) la rimozione del materiale da costruzione depositato nella zona parcheggio situata lato mare, ed il ripristino della stessa;
  • 7) la carenza, e in certe parti assenza totale, di illuminazione lungo tutto il viale.

Con espressa diffida che, decorso il termine di 10 giorni dalla presentazione della presente richiesta, per la tutela degli interessi qui rappresentati saranno adite tutte le competenti sedi giudiziarie ed amministrative”.

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