Sono trascorsi 80 anni dal terribile destino a cui è andata incontro Norma Cossetto, studentessa universitaria istriana divenuta simbolo delle Vittime delle Foibe. Norma è morta nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943, dopo essere stata seviziata, infoibata e stuprata da 17 carcerieri dei partigiani di Tito. A ricordo della figura di Norma, il Comitato 10 Febbraio ha organizzato diverse iniziative, sparse per tutta Italia. Anche la sezione cosentina del Comitato ha programmato un’iniziativa per domani, 7 ottobre alle 11:00, in Piazza della Vittoria davanti al Monumento ai Caduti.
“Una rosa per Norma” è il titolo scelto per l’evento che è ormai arrivato alla sua quinta edizione. “Invitiamo tutti a partecipare alla cerimonia – dichiarano gli organizzatori Marco Perri per il Comitato 10 Febbraio e Michele Arnoni per l’Associazione Rivolta Ideale – con la quale vogliamo ricordare il sacrificio di Norma Cossetto, la giovane istriana che nell’ottobre 1943 venne sequestrata, seviziata, violentata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani di Tito. Deporremo un fiore e racconteremo ai partecipanti la vita e l’eroica fine di questa “luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
Il Premier Meloni: “una giovane che ha pagato con la vita il suo essere italiana e l’amore per la sua terra”
A ricordare la figura di Norma Cossetto è anche il Premier Giorgia Meloni. “La sua storia è una delle più emblematiche e atroci che descrivono i drammi e le sofferenze dei nostri connazionali del confine orientale. Norma era una splendida ragazza di 23 anni di Santa Domenica di Visinada, laureanda in lettere e filosofia presso l’Università di Padova, barbaramente violentata, seviziata e infoibata dai partigiani comunisti titini la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943”.
“Sono passati 80 anni dall’uccisione di Norma Cossetto ed è nostro compito tenere alto il ricordo di una giovane che ha pagato con la vita il suo essere italiana e l’amore per la sua terra. Dal 2004 la nostra Repubblica riconosce il 10 febbraio “Giorno del ricordo” delle vittime delle foibe e nel 2005 ha assegnato la Medaglia d’oro al Merito civile a Norma. Molto si può ancora fare. Voglio dire grazie a tutti coloro che in questi anni non hanno mai smesso di raccontare queste storie”.
“Grazie a chi, sfidando le pressioni di negazionisti e giustificazionisti, ha avuto il coraggio di scrivere articoli, fondare comitati e associazioni, dare vita a fumetti, canzoni, opere teatrali, eventi o convegni. Anche quando non se ne poteva parlare, anche quando qualcuno cercava di impedirlo fisicamente. Avete contribuito a rompere il muro del silenzio e a restituire non solo alle vittime, ma all’intera Nazione, la dignità del Ricordo. L’Italia vi è grata”.