La Direzione generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza ha scoperto che 5 dipendenti erano riusciti a introdursi nel sistema informatico che gestisce la compilazione delle buste paga alterandone i contenuti e quindi hackeravano il sistema per attribuirsi somme di denaro. Il caso, finito all’attenzione del commissario Vitaliano de Salazar, è in queste ore oggetto di un’articolata verifica da parte del Consiglio di disciplina in quanto i cinque rischiano il licenziamento in tronco. La vicenda è stata segnalata anche alla magistratura inquirente e tutti i documenti relativi alle retribuzioni “improprie” sono stati acquisiti dalla Guardia di finanza.
Cosenza, dipendenti hackeravano il sistema per attribuirsi somme di denaro: le parole di Occhiuto
“Scandalo all’azienda ospedaliera di Cosenza, dipendenti hackeravano il sistema e si attribuivano somme di denaro, in 5 a rischio licenziamento“. Sono queste le parole del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
“La notizia è venuta fuori perchè il commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza de Salazar, che ringrazio, ha denunciato questi ladri: si sono ladri i dipendenti delle Aziende ospedaliere che rubano i soldi che sarebbero stati destinati agli ammalati. Questi hanno rubato 100, 200, 300 mila euro, ora lo stabilirà la Procura della Repubblica”.
“Io sono disgustato da queste notizie anche perchè mi faccio a pezzi ogni giorno per cercare di risollevare questo sistema sanitario che ho preso in mano da 2 anni e che se fosse un paziente dovremmo dire che era un paziente in coma perchè il sistema sanitario calabrese da 12 anni di commissariamento era stato condotto in coma, non erano stati fatti investimenti, assunzioni, niente e ho cominciato ad assumere medici italiani e cubani. Ho mandato negli ospedali nuove attrezzature, arriveranno nuove ambulanze. L’abbiamo risvegliato dal coma, certo quando un paziente è stato in coma per 12 anni non si può pensare che faccia i 400 metri di ostacoli in pochissimo tempo, ma c’è una fase di riabilitazione intensiva, poi semi intensiva. però se qualche membro di questo corpo che è il sistema sanitario calabrese fa di tutto per far continuare il coma della sanità calabrese rubando risorse che sarebbero destinate ai malati, questo è disgustoso”.