Spazzatura, roghi e tumori: Reggio Calabria è un inferno. Maxi protesta a Piazza Italia: “stiamo morendo” | FOTO e VIDEO

Reggio Calabria, manifestazione questo pomeriggio a Piazza Italia per l'emergenza rifiuti: le proteste dei residenti dei quartieri reggini con le maggiori quantità di macro e micro discariche

  • Manifestazione quartieri Reggio Calabria su rifiuti
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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StrettoWeb

Stufi. Che, in questo caso, non è solo un aggettivo, ma anche l’acronimo dei termini “spazzatura”, “tumori”, “fuochi” e “inquinamento”. E’ il vortice pazzesco in cui sono risucchiati gli abitanti dei quartieri di Reggio Calabria risiedenti a San Gregorio, Arghillà, Rione Marconi, Mosorrofa e Sala di Mosorrofa. Loro, questo pomeriggio, hanno protestato a Piazza Italia, in pieno centro città, davanti ai palazzi della politica, quella politica a cui chiedono spiegazioni per la grave, perdurante e intollerabile situazione relativa ai rifiuti.

I quartieri sopracitati sono quelli che più soffrono l’emergenza immondizia e quelli in cui sono presenti le maggiori quantità di micro e macro discariche, a cui puntualmente viene messo fuoco, peggiorando la situazione. La loro pazienza è finita, lo dicono e scrivono a chiare lettere, ben consapevoli che i loro quartieri sono ormai teatro di nuove terre dei fuochi.

D’Aguì Patrizia (Gruppo Civico Noi Siamo Arghillà): “questo problema non si vuole risolvere”

“Siamo qui per dire basta e rivendicare il diritto alla salute. Il problema di questi quartieri sono le discariche abusive e i roghi, non solo smaltimento rifiuti occasionali. Gli incendi sprigionano sostanze nocive. Sappiamo anche che c’è uno studio del Cnr per la correlazione tra roghi e malattie oncologiche e respiratorie. Facciamo l’ennesimo appello alle Istituzioni, dopo denunce ed esposti. Siamo soli e abbandonati, questi problemi non si vogliono risolvere”. Così D’Aguì Patrizia del Gruppo Civico Noi Siamo Arghillà.

D’Aguì Patrizia: "siamo soli e abbandonati"

Genoese Antonino (Presidente Comitato “Io vivo San Gregorio”): “non possiamo aprire le finestre”

“Chiediamo aiuto alle Istituzioni, ci sentiamo abbandonati. Da 8 anni lo facciamo, ma la situazione è ormai grave. Sono venuti in tanti, tutti vogliono risolvere ma intanto noi stiamo morendo. Non vediamo la luce, non possiamo aprire le finestre di casa, prima di aprire dobbiamo chiamare i Vigili del Fuoco. Siamo attanagliati dai continui roghi di immondizia”. Così Genoese Antonino, Presidente Comitato Io vivo di San Gregorio.

Genoese Antonino: "stiamo morendo"

Imprenditore Giuseppe Falduto: “vera responsabile è Amministrazione Comunale”

“C’è una semplice richiesta di pulizia, una richiesta affinché la città torni normale. Se c’è spazzatura riversata nelle strade la ditta incaricata è obbligata a pulirla. Se lo fa tutti i giorni il problema non si pone. La colpa è degli evasori? Loro se la vedono col Comune, bisogna capire se le loro richieste sono legittime o chiedono migliaia di euro per un servizio non reso o con superfici sbagliate. La vera responsabile è l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria”. Intervenuto alla manifestazione anche l’imprenditore reggino Giuseppe Falduto.

L'imprenditore Giuseppe Falduto: "si chiede semplicemente pulizia"

Andidero Pasquale (Presidente del Comitato di Quartiere Mosorrofa): “se il Comune non è in grado, che lo dica”

“Siamo abbandonati dal Comune e non solo. Il Prefetto infatti è totalmente a conoscenza. Se il Comune non è in grado o non può amministrare, che lo dica. A tutti i candidati Sindaci in fase elettorale abbiamo posto i problemi, ribaditi dopo la sua vittoria, ma la situazione qua è peggiorata. Le discariche sono per buona parte colpa dei cittadini, che però si educano con le sanzioni, mettendo droni e foto-trappole”. Così Andidero Pasquale, Presidente del Comitato di Quartiere Mosorrofa.

Andidero Pasquale: "a Falcomatà abbiamo posto più volte il problema"

Il cittadino Giuseppe Crucitti: “se Falcomatà ama Reggio che venga qui a dimostrarlo”

“Il problema non sono solo i cittadini del Rione Marconi, ma anche l’ospedale Morelli a due passi e la collinetta è piena di topi e spazzatura. Tante volte abbiamo chiesto interventi, ma siamo abbandonati dalle Istituzioni, perché nessuno interviene. Falcomatà chiede aiuto? Noi siamo qua, ma lui ci deve dare delle risposte. Visto che dice di amare Reggio Calabria che scenda qui e lo dimostri”. Così Giuseppe Crucitti, abitante Rione Marconi.

Giuseppe Crucitti, abitante Rione Marconi: "ricordiamo che c'è l'ospedale vicino"
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