Alla Viola sta succedendo qualcosa di grande: il basket a Reggio Calabria, dopo tanti anni di difficoltà, vive un momento di rinascita che alimenta vibrante entusiasmo intorno alla gloriosa squadra neroarancio. Tutto è nell’immagine di fine partita, ieri, al Palacalafiore: alla sirena che fissa il finale sul 99-89 per la Viola sul Barcellona, il Presidente Carmelo Laganà si lascia andare ad un abbraccio particolarmente lungo e intenso con Antonio Praticò, Totò di Saline, appositamente giunto a Reggio con un volo da Milano per assistere alla partita in prima fila. L’ing. Praticò rappresenta Myenergy, il main sponsor della Viola ma soprattutto l’azienda che ha dato al club il progetto che gli consentirà di diventare la prima squadra sportiva al mondo a finanziarsi autonomamente grazie a proventi derivanti da impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Antonio Praticò e Carmelo Laganà hanno vissuto la partita fianco a fianco condividendo le emozioni di una gara che ha visto la Viola centrare il terzo successo su quattro partite stagionali, sconfitta soltanto dalla corazzata Orlandina con cui comunque ha giocato alla pari fino allo scadere: è finita 64-67, la differenza in un tiro da fuori. Adesso in classifica dietro l’Orlandina, prima a punteggio pieno, c’è proprio la Viola a due sole lunghezze di distanza. Una sola partita di differenza. Guardateli, nel video dopo uno dei canestri della fase decisiva della partita, in basso a sinistra: il presidente Laganà e Totò di Saline, 32 anni. Quanto entusiasmo, quanta passione neroarancio!
Ieri sono bastati gli oltre 800 tifosi presenti per trasformare il palazzetto in una vera e propria bolgia, ma è evidente che questa Viola merita di più. Lo meritano i ragazzi in campo, che hanno costruito un gruppo che è una vera e propria famiglia. Devono ancora migliorare sotto il profilo tecnico e mentale, ma sono già una squadra vera sotto l’aspetto umano. Lo merita il presidente Laganà, che ha il cuore e l’anima neroarancio. Lo meritano Antonio Praticò e Myenergy, non vedete che genuina passione in quei volti di puro amore per la squadra che rappresenta la città? Ecco perchè è giunto il momento di riempire il Palazzetto, è giunto il momento che dopo quattro anni tornino anche i Total Kaos. Dal 2019, infatti, la Curva degli ultrà neroarancio è desolatamente vuota. I tifosi più passionali, infatti, hanno comprensibilmente smesso di seguirla dopo le umiliazioni della stagione di Coppolino, seguite a quelle del predecessore Muscolino. Troppe offese, troppe mortificazioni, e alla fine la scelta dura ma più giusta: senza le dovute garanzie, noi non vi seguiamo più. I Total Kaos se ne sono andati e hanno fatto bene: non volevano più essere complici delle umiliazioni della Viola.
Oggi servirebbero alla Reggina. Basta leggere il comunicato stampa di maggio 2019 con cui i Total Kaos spiegavano il loro disimpegno che calza perfettamente con quello che oggi qualsiasi tifoso della Reggina dovrebbe rappresentare di fronte allo scempio di Ballarino e della sua Fenice, seguito agli orrori di Gallo e Saladini. Tra l’altro Ballarino è siciliano proprio come Coppolino, che dopo anni di prese in giro voleva addirittura portare la Viola a Barcellona!
Leggiamo quella nota dei Total Kaos di maggio 2019, e non possiamo che pensare alla situazione della Reggina di oggi: “Forse, adesso che l’hanno uccisa nuovamente, faranno riposare in pace quel che resta di quella che fu la Viola. Che, sotto mentite spoglie, in estate, dopo un mirabolante finale di stagione segnato dal fuggi fuggi generale della dirigenza dei traditori, avevano provato a travestire, mettendogli addosso una canotta già stuprata, un nome non suo, e finte società uscite dal paese delle meraviglie con le solite opacità di personaggi che non si sa bene ancora per quale motivo hanno deciso di assumerne il timone. Noi TOTAL KAOS 1990 non siamo stati della partita! Coerentemente con la nostra visione, che non ci ha visto al seguito di una squadra che non sentivamo nostra ma che, nostro malgrado, continuava a portare erroneamente il nome di Reggio Calabria sui campi di serie B, siamo rimasti ai margini, a guardia di una identità tradita forse solo dalla pressante necessità di alcuni di andare a vedere una palla che entra o esce da un canestro. Forse oggi sarà più chiara la nostra linea di pensiero, la nostra a volte ossessiva richiesta di chiarezza dai vari personaggi che si sono succeduti. Quella parte di tifoseria che, probabilmente in buona fede, ha continuato a vedere il MITO in queste società di vigliacchi e persone sleali, ha ahinoi contribuito a gettare ombre sul nome della Viola e della città. Accettando tutto e tutti, si è resa complice dello sfascio totale. Ha permesso ai profittatori di turno di continuare a ricoprire di merda la città e il nome della Viola. Reggio e la Viola non meritavano questa ennesima beffa. NOI non gliel’abbiamo legittimata questa porcata con la nostra presenza al palazzetto. Noi non abbiamo voluto mettere la firma all’ennesimo abuso e stupro nei confronti della Viola. E fin quando abbiamo potuto, abbiamo continuato a dire la nostra, tra mille mugugni, smorfie e prese in giro. Sopportando anche la stupida gara messa in piedi dai “veri tifosi” su chi fosse più affezionato ai colori neroarancio. Ma tant’è… su nani e vonnu a tutti nani! Oggi, a caldo, si sentono tutti traditi. Si dicono arrabbiati, e amareggiati. Addirittura vogliono ripartire da “0” offrendo soluzioni a buon mercato, senza rendersi veramente conto del danno che hanno provocato, allungando l’agonia di una società a cui non importava niente di Reggio, della sua storia e della sua tradizione cestistica. E a chi parla oggi di “fulmine a ciel sereno”, beh, vogliamo solo ricordare che i risultati si ottengono con la personalità, il coraggio e qualche “no” in più“.
Che grande dignità e coraggio hanno dimostrato i Total Kaos nel 2019! Questo significa essere veri tifosi: difendere sempre la maglia e la bandiera, anche da chi ripetutamente la violenta, la stupra, la mortifica, la umilia da proprietario della società. Quello che è successo e sta succedendo ancora alla Reggina, oggi Fenice Amaranto.
Ma nella Reggio Calabria in cui tutto funziona al contrario, dalla Fenice ci sono ancora troppe persone che si fanno prendere in giro quotidianamente, animati “forse solo dalla pressante necessità di alcuni di andare a vedere una palla che rotola su un campo verde”; e invece alla Viola che invece oggi meriterebbe il sostegno, il supporto e l’entusiasmo di una città intera, ancora non sono tornati neanche gli Ultras. I Total Kaos, oggi, rischiano di passare all’eccesso opposto della diffidenza esagerata. Perchè questa Viola ha dato ampie garanzie di amore puro per quella storia gloriosa: il trust dei tifosi sta garantendo una continuità che è ormai alla quinta stagione consecutiva, senza mai alcun tipo di problema amministrativo o burocratico. E’ una delle realtà più sane e genuine: un gruppo di tifosi che ha fatto una vera e propria colletta e ogni anno continua a mantenere la squadra del cuore. Adesso sono arrivati progetti più ambiziosi, sponsorizzazioni e finanziatori più importanti in termini di capacità economiche ma con la stessa genuina passione da tifosi. E’ giunto il momento che anche i Total Kaos tornino in quella Curva sempre rimasta vuota ad aspettarli. E che siano loro a trascinare la città al Palazzetto, ogni domenica, per spingere la squadra ad una promozione che potrebbe essere solo la prima di una lunga serie.
La Viola ha soltanto appena iniziato un percorso che punta al ritorno in serie A. Non sarà semplice ma il progetto di Myenergy è rivoluzionario e intorno al parquet c’è grande fermento. Non accompagnare questo percorso sarebbe un peccato, quasi un delitto sotto l’aspetto morale. La Viola ha prima dimostrato con i fatti di meritare il sostegno della propria gente, senza annunci e prese in giro. La società è sana e innamorata, non ha mai speculato e mai lo farà sulla tifoseria: per vedere la partita dal vivo bastano 8 euro, sotto i 14 anni non paga nessuno e la diretta in streaming è gratuita per tutte le gare (e funziona perfettamente). Domenica prossima la Viola andrà a Milazzo, poi mercoledì 1 novembre c’è il derby con la Fortitudo Messina ancora una volta in trasferta nel turno infrasettimanale e domenica 5 novembre si torna in casa in un altro derby con un’altra squadra di Messina, il Castanea. Reggio si mobiliti per ricreare quel muro neroarancio che ha fatto la storia, mentre quelle parole dei Total Kaos di quattro anni fa sarebbe bene che rimbombassero tra i gradoni del Granillo affinché gli allocchi del calcio si sveglino dalle illusioni.