Zimbalatti parla dopo la sentenza: tra i ringraziamenti a Scopelliti e il futuro con Falcomatà

Le parole di Antonino Zimbalatti a Radio Gamma dopo l'annullamento della condanna in Cassazione per il Processo Miramare

StrettoWeb

Antonino Zimbalatti torna a parlare dopo la sentenza di Cassazione del Processo Miramare che ha annullato le condanne a lui, al Sindaco Falcomatà, a Muraca e ad Anghelone. In un’intervista a Radio Gamma, il Consigliere ripercorre quesit ultimi giorni. “Siamo stati io, Falcomatà, Muraca e Anghelone a Roma, fino al giorno precedente alla riunione di Cassazione, dove ci siamo incontrati con i nostri legali e abbiamo atteso con pazienza, tensione, emotività e con pensieri che non augurerei neanche ai peggiori nemici. La fiducia c’era da sempre: quando tu sei accusato di qualcosa che reputi di non aver commesso, la fiducia ce l’hai, ma non dipende da te bensì dagli altri. Dall’arringa della Procura Generale, che è stata origliata dalla porta aperta, traspariva un atteggiamento di supporto a noi che eravamo gli accusati. Fa piacere che sia stata proprio la Procura generale a dire che non sussisteva nessuna motivazione per un illecito che non si era configurato. Quando il massimo grado di giudizio esordisce così, parti bene. Poi c’è stata la richiesta degli Avvocati e la decisione della Corte, che ha tagliato la testa al toro su questo discorso, dando uno schiaffetto a tutto ciò che c’era stato precedentemente”.

Sulla prescrizione Zimbalatti fa un precisazione: “non c’è stato questo discorso, se ci fosse stata la prescrizione il reato sarebbe stato già prescritto. E’ stata una decisione autonoma di Corte e Procura Generale, che hanno rigettato in toto tutta l’impostazione accusatoria fatta nei precedenti processi, ritenendola non idonea e non all’altezza”.

Poi il Dottore passa ai momenti subito successivi e alle prime chiamate dopo la decisione. Una di queste l’ha emozionato. Ho ricevuto un paio di telefonate che mi hanno emozionato veramente. Tra queste quella di Giuseppe Scopelliti, che ringrazio personalmente per il gesto squisito di attenzione che ha avuto nei miei confronti e nei confronti di Anghelone. Con Scopelliti ho avuto sempre un rapporto ottimale dal punto di vista umano, come amico, pur avendo idee differenti nella politica, ma questo dimostra che nei momenti di difficoltà trovare degli amici è la cosa più importante. Scopelliti ha passato questi momenti, anche molto più brutti. Sentirsi umiliati, dopo aver svolto 40 anni di lavoro, era uno screzio che ha lasciato il segno”. 

Non manca il passaggio sul calcio e sulla Fenice Amaranto, che lo stesso giorno della sentenza, mercoledì, batteva il Lamezia per 3-0 al Granillo. Zimbalatti in un’intervista a StrettoWeb era stato molto critico con la società, dopo l’1-1 ad Acireale, rimarcando la dose dopo lo stop interno contro il Città di Sant’Agata. Ora però spera che le cose cambino: “adesso speriamo pure che la Reggina continui a vincere e io possa ricredermi, perché parlo da tifoso. A Ragusa ci sarò. Se poi la mia non presenza contro il Lamezia ha portato al 3-0 forse è meglio non venire (ride, ndr)“.

In ultimo, l’importante passaggio sul suo futuro e nel rapporto con Falcomatà: “per il Sindaco saranno giorni pesanti – aggiunge Zimbalatti – perché in tempi rapidi deve dare un indirizzo e una svolta a un terzo tempo che si presenta difficile. Da questi microfoni dico che si deve svoltare a ‘U’. Se sarà una svolta a ‘U’ io sarò disponibile a supportarlo, anche con qualche impegno gravoso che possa dare brillantezza alla mia città; se questo invece non sarà possibile il mio ruolo sarà di votare in Maggioranza provvedimento per provvedimento. L’Amministrazione deve scendere in strada e risolvere i problemi di una città ridossa all’osso“.

Condividi