Viola, 40 anni dalla storica Serie A2: il dolce amarcord, la voglia di ritornarci | INTERVISTE

Quarant’anni dalla storica promozione della Viola in A2: il ricordo dei protagonisti nell’evento tenutosi oggi a Palazzo San Giorgio

  • Viola 40 anni promozione Serie A2
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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StrettoWeb

Il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio ha ospitato, nella mattinata odierna, una splendida giornata di sport all’insegna dell’amarcord. L’entusiasmo generatosi intorno alla Viola, in una stagione che profuma di riscatto dopo le sofferenze dell’anno passato, cade nell’anno in cui si celebra il 40° anniversario della prima, storica, promozione in Serie A2 del club reggino nella stagione 1982-1983.

L’associazione culturale Violainside e la Pallacanestro Viola hanno voluto celebrare i 40 anni dall’evento e la successiva stagione in Serie A2, conclusa con un buon 9° posto in classifica. Il core della squadra che centrò la promozione, composto da Massimo Bianchi (playmaker), Lucio Laganà (guardia), Renzo Mescalchin (ala), Mario Porto (centro), Mark Campanaro (guardia), Antonio Campiglio (playmaker), venne, infatti, rinforzato con gli acquisti di Alfredo Passarelli (centro) e Giovanni Spataro (centro), nonché degli americani C.J. Kupec (ala-centro) e Kim Hughes (centro) con un passato in NBA.

Fra gli ospiti presenti alcuni membri del roster di quegli anni: Porto, Bianchi e Kupec. Ci piace pensare che ci sia stato, seppur dall’alto, anche il compianto coach Benvenuti, l’uomo che dalla panchina guidò la squadra verso questo storico traguardo. Presente anche l’attuale presidente della Pallacanestro Viola, Carmelo Laganà, coach Cigarini e l’attuale roster neroarancio. A fare gli ‘onori di casa’ il Consigliere delegato allo sport Giovanni Latella che ha dato un’importante notizia sul Pianeta Viola.

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C.J. Kupec

C.J. Kupec, uno dei due ‘Bronzi di Riace’ americani, insieme a Kim Hughes (ci tiene a dirlo, a livello giovanile contro di lui non ha mai perso!) si è emozionato nel ricordare quegli anni. “Sono molto commosso. – ha dichiarato – Avevamo un quintetto perfetto. Avevamo un record non come il vostro adesso (Ride). Abbiamo fatto i Playoff. È stata un’esperienza bellissima anche per la nostra famiglia. Mio figlio Chris era nato l’anno prima, oggi ha 40 anni ed è un pilota, mia figlia ne ha 38 invece, ha ricevuto la borsa di studio per giocare a Virginia Tech a pallavolo.

Non so se il segreto del nostro successo era essere amici fuori dal campo. Se c’era un problema fra di noi gli altri erano lì per aiutarlo. Un giorno nostro figlio di 7 mesi stava molto male, aveva le convulsioni e la febbre alta. Siamo andati all’ospedale. Senza allenamento sono dovuto andare a giocare, la Benetton era molto forte. Nel momento più difficile ho fatto 3 o 4 triple consecutive, la partita era in bilico, poi abbiamo vinto. I tifosi hanno applaudito in modo incredibile. Tutti sapevano cos’era successo con nostro figlio. Sono andato a prendere mio figlio in ospedale, lì c’era un gruppo di 50-100 persone a festeggiare la vittoria. Siete incredibili, grazie a voi siamo persone migliori“.

Massimo Bianchi

Massimo Bianchi, playmaker della Viola dell’epoca, ha raccontato ai nostri microfoni un simpatico aneddoto sul compianto coach Benvenuti e la sua forte scaramanzia che lo portò a indossare lo stesso outfit pur di ‘spezzare’ il momento favorevole della squadra.

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Mario Porto

Intervistato ai microfoni di StrettoWeb, Mario Porto, ex centro della Viola dell’epoca che ha conquistato la promozione ed ha fatto parte anche della squadra che ha militato nella stagione successiva in A2, ha ricordato le emozioni di quel biennio magico.

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La Viola del presente

Bellissimo e doveroso ricordare il passato, ma va anche ricordare il presente. In particolar modo se capace di generare entusiasmo come adesso. Presente all’evento tutto il roster attuale della Viola. Ai nostri microfoni coach Cigarini ha raccontato di aver annullato un allenamento per permettere ai ragazzi di essere all’evento odierno. Emozionato, capitan Binelli ha raccontato cosa papà Gus, che in quegli anni iniziava la sua carriera e fu spesso avversario della Viola, gli ha raccontato di quegli anni.

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Non è un tipo nostalgico, lo abbiamo imparato a conoscere molto bene, ma anche il presidente Laganà ha voluto rilasciare, ai nostri microfoni, il suo personale pensiero rivolto sempre al presente e al futuro neroarancio.

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