Cristiano Lucarelli è il nuovo, anzi vecchio, allenatore del Catania. Sì, perché torna sull’Etna a distanza di qualche anno dopo le due esperienze staccate ma vicine con la vecchia società, prima del fallimento. L’obiettivo, però, è lo stesso di allora: la Serie B. Questa volta, però, con una società nuova, facoltosa e senza i problemi economici che hanno accompagnato le ultime stagioni in cui lui guidava la panchina.
Obiettivo Serie B, dicevamo. E nonostante la classifica. In fondo il Catania puntava a questo in estate, considerando l’organico. Scontato, quindi, ma Lucarelli tiene a ribadirlo nella conferenza stampa di questo pomeriggio: “spero questa volta di agguantare la Serie B, ma sono convinto di riuscirci. Non mi spaventa nulla, quando mai sono venuto a Catania senza una situazione di difficoltà? Devo dire che ho percepito la forza economica di questa società, ma ne ho apprezzato più che altro di non avere l’anello al naso. Le nuove proprietà magari all’inizio sbagliano per troppa generosità, io ho avuto la sensazione di una società solida. Hanno ben chiaro il progetto e le intenzioni. E’ stato tutto improvviso e veloce, con Grella abbiamo finito entrambi dicendoci che sembrava ci conoscessimo da una vita, perché siamo in sintonia sulle idee, sul futuro, su quello che deve essere il ruolo”.
Ad introdurlo, prima, proprio Grella, seduto affianco a lui davanti ai giornalisti: “quando abbiamo capito che c’era la possibilità di fare una chiacchierata con Cristiano ho preso subito la palla al balzo. Dopo 5 minuti ho capito, come avversario era tosto ma come allenatore di più. Ci siamo sentiti subito a nostro agio, insieme a Pelligra e Bresciano abbiamo deciso che era l’uomo giusto per noi. Pensiamo che Lucarelli ci possa portare dove vogliamo andare. Io ci credo ancora, io ci credo ancora, io ci credo”.