Concorsi al Comune di Reggio Calabria, anomalie anche nei test per funzionari amministrativi e agenti della Municipale

Sui concorsi al Comune di Reggio Calabria emergono ulteriori anomalie: i candidati esclusi si stanno organizzando per presentare ricorso. Le testimonianze

StrettoWeb

Dopo l’articolo pubblicato la scorsa settimana su StrettoWeb, continuano ad emergere anomalie sui concorsi del Comune di Reggio Calabria: in Redazione abbiamo ricevuto una vera e propria pioggia di testimonianze e segnalazioni da parte di candidati che hanno notato vere e proprie irregolarità, in modo particolare sui risultati delle domande in alcuni casi palesemente errati. Si tratta di errori molto gravi che potranno determinare l’annullamento dei concorsi: per questo motivo sui social network stanno nascendo numerosi gruppi in cui i candidati penalizzati ingiustamente si stanno organizzando per mettersi in contatto e depositare i ricorsi.

Nel precedente articolo abbiamo evidenziato come nei concorsi per funzionari tecnici di elevata qualificazione e per geometri ci fossero, in alcune domande, due risposte corrette di cui però soltanto una veniva considerata giusta dagli esaminatori, penalizzando quindi ingiustamente di un punto a domanda alcuni dei candidati. La stessa anomalia si è verificata nel questionario per il concorso di funzionario amministrativo (ex cat. D): nella quarta domanda, come possiamo vedere dall’estratto del test che riportiamo di seguito, è stata considerata sbagliata una risposta assolutamente corretta (per completezza riportiamo anche l’articolo di riferimento):

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Segnalate anomalie anche nel concorso per 18 posti di agente della Polizia Municipale, di cui il comando reggino avrebbe enormemente bisogno in quanto opera sotto organico (con pesanti ripercussioni sulla quotidianità della città) da molti anni. Ad ottobre è stata fatta la prova preselettiva per scremare gli oltre 500 partecipanti al limite di 350 ammessi: i risultati sono stati pubblicati il giorno successivo. Per la prova scritta, che si è svolta il 2 novembre, i risultati sono stati pubblicati invece dopo ben cinque giorni, il 7 novembre. Gli ammessi sono stati 61 (di cui circa 40 con riserva), ma tanti candidati hanno denunciato il fatto che molte domande fossero le stesse – identiche – del precedente concorso analogo per agente della Polizia Municipale.

In linea generale, abbiamo riscontrato tutta l’amarezza di tanti candidati di Reggio e della Provincia che – con le lacrime agli occhi – ci hanno confidato di non voler mai più sperimentare i concorsi comunali di Reggio Calabria, e di prepararsi ad andare altrove a lavorare, dove si augurano ci possa essere “maggiore meritocrazia”. Uno sfogo davvero amaro, perchè in tutti questi ragazzi non c’è la voglia di ottenere qualcosa che non meritano ma semplicemente di avere il risultato corretto rispetto a quella che fosse la loro effettiva preparazione.

Tutti gli esami scritti si sono svolti in modalità raccapriccianti: com’è ormai prassi dopo la pandemia, tutto avviene da casa via internet. I candidati vengono considerati alla stregua di criminali: devono fare il test al computer, chiusi in una stanza, e prima dell’inizio del test devono fare una video chiamata con lo smartphone facendo il giro di tutta la stanza per dimostrare agli esaminatori che non ci siano altre persone pronte a suggerire, che non ci siano libri aperti sul tavolo vicino al computer, che non ci siano chissà quali altri illeciti. La video chiamata con lo smartphone, poi, deve rimanere accesa per tutto il tempo del test, per monitorare il candidato. A fronte di svariate centinaia di candidati, i vigilanti della commissione erano soltanto tre e hanno registrato i filmati come prova della correttezza dell’esito dell’esame. Alcuni candidati sono stati esclusi perchè hanno effettuato attività fraudolente durante gli esami, ma per tutti gli altri – il 99,9% che hanno agito con correttezza – rimane l’amarezza: “ci hanno controllato in questo modo, ma chi controlla loro? Chi controlla che tutto si sia svolto correttamente?” I video che testimoniavano il corretto svolgimento del test, infatti, sono stati cancellati dopo 48 oresecondo disposizioni superiori“, almeno “così ci hanno riferito i responsabili appositamente contattati“, mentre per alcuni concorsi la verifica degli atti non è ancora disponibile dopo due settimane dagli scritti. Significa che i candidati non possono verificare perchè sono stati esclusi, quali sono stati i risultati, quali risposte gli sono state considerate giuste o sbagliate. Facendo montare la rabbia per la crescente consapevolezza di aver subito un’ingiustizia.

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