Con un comunicato stampa, l’Amministrazione Comunale e Metropolitana guidata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà esce allo scoperto e conferma l’intenzione di impedire al CdA dell’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria di avere il numero legale per votare il bilancio e sancire l’aggregazione all’Università Mediterranea. “Il nostro obiettivo – si legge nella nota – è quello di tenere in piedi e rilanciare l’orizzonte di crescita dell’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria, una realtà di straordinario valore per il nostro territorio, non solo sul piano scientifico, che va tutelata e valorizzata. E’ un tema che riguarda l’erogazione di un’attività di formazione e di ricerca che affonda le sue radici in una lunga e gloriosa tradizione accademica. E’ necessario continuare a mantenere questa ambizione, garantendo l’erogazione di un’offerta formativa all’avanguardia e di grande qualità, attrattiva per gli studenti stranieri ed italiani, con l’obiettivo di tutelare anche i livelli occupazionali per tutto il personale operante nell’Ateneo. L’assenza del Comune e della Città Metropolitana dall’odierna riunione del Consiglio di Amministrazione, irritualmente convocata con appena 22 ore di preavviso, va esattamente in questa direzione“.
“Prima di assumere qualsiasi decisione che riguarda il futuro dell’Ateneo reggino – si legge ancora nella nota dei due Enti – è doveroso, sul piano morale ancor prima che giuridico, fare piena luce ed assoluta chiarezza sull’attuale situazione finanziaria e di governance dell’Ateneo. In questo senso, prima che sia chiarito il reale stato di salute dell’Università, il Comune e la Città Metropolitana, non intendono approvare il documento contabile dell’ateneo, né garantire passivamente i numeri per una deliberazione in tale senso“.
“La prima necessità – si afferma ancora nel comunicato – è quella di ristabilire e ripristinare correttamente le attività e la rappresentanza del Consorzio Promotore dell’Ateneo, anche fine di dare nuova linfa all’azione del Consiglio di Amministrazione e di tutta la governance universitaria che, evidentemente, ad oggi ha fallito, per varie ragioni, la propria missione. Solo un nuovo Consiglio di Amministrazione pienamente legittimato – conclude la nota – potrà procedere all’elezione del nuovo Rettore, con l’obiettivo di affrontare con forza e decisione le sfide per il salvataggio dell’Università Dante Alighieri e dialogare proficuamente e con autorevolezza con il Ministro dell’Università“.