Il direttore di StrettoWeb Peppe Caridi nel salotto di Lamberti Castronuovo: “ha dimostrato di essere libero, è la cosa più bella del mondo”

"Il giornalista ha quasi il dovere di sbagliare, purché non sbagli per conto terzi": così Eduardo Lamberti Castronuovo ha introdotto Peppe Caridi nel suo Salotto del Venerdì

StrettoWeb

Essere giornalista oggi non è semplice. E forse non lo è mai stato. Ma scrivere nell’era dei social che danno voce a tutti, dei social sui quali chiunque può esprimere un’opinione, di internet che mescola l’informazione ufficiale con il pettegolezzo, essere giornalista, soprattutto scrivendo su un giornale online, diventa un’impresa da aspiranti Supereroi. Nulla di speciale, benintesi. Siamo solo professionisti che inseguiamo la verità nel racconto del territorio. E cerchiamo di farlo al meglio delle nostre possibilità e capacità. StrettoWeb, che da anni racconta un territorio non semplice come quello reggino, ma anche siciliano e calabrese in generale, è stato bersaglio negli ultimi mesi di duri attacchi da più fronti.

La colpa è una sola: aver scritto la verità, circostanza che soprattutto a queste latitudini cozza con il malcostume – anche giornalistico – di fare buon viso a cattivo gioco. E lo abbiamo fatto anche su un tema caro alla città, caro ai reggini, caro agli stessi giornalisti di questa redazione della quale mi onoro di far parte, ovvero la Reggina.

Si poteva accettare passivamente che uno dei fiori all’occhiello di questa città, la squadra che negli ultimi anni aveva fatto gioire e sognare i reggini, venisse barattata e svenduta? E per giunta non al miglior offerente. StrettoWeb, e in particolare il suo direttore Peppe Caridi, non potevano far passare in sordina quanto stesse accadendo. E la città lo ha capito, o almeno una buon parte di essa.

“Il giornalista ha quasi il dovere di sbagliare”

Come ha detto Eduardo Lamberti Castronuovo nel suo Salotto del Venerdì su ReggioTV, “non sono mai stato molto tenero con la stampa locale perché è stampa su ordinazione, ma uno di quelli che hanno dimostrato di essere libero, non asservito al potere – che è la cosa più bella del mondo – è Peppe Caridi“. Giusto o sbagliato che sia ciò che il giornalista dice, “il giornalista ha quasi il dovere di sbagliare – ha sottolineato Lamberti –, ma l’importante è che non sbagli per conto terzi. Pubblicamente mi voglio complimentare con lei – ha detto il dottor Lamberti Castronuovo introducendo l’intervento di Peppe Caridi, per come ha affrontato in maniera super partes, da Giornalista con la g maiuscola, il tema scottante dell’Università per Stranieri Dante Alighieri, pronta per essere barattata con un mondo che nulla ha a che vedere” con l’istruzione. La Reggina, appunto.

Parole, quelle di Lamberti, non così scontate e ovvie in un ambiente dove i meriti degli altri vengono spesso sminuiti, se non nascosti sotto al tappeto, travolti da invidie e gelosie.

La Reggina, i forestieri e la Dante Alighieri

Tutto risale al “periodo tra la fine di agosto e la fine di settembre quando i nostri amministratori comunali si sono ritrovati nella posizione scomoda di scegliere a chi dover affidare la Reggina“, ha spiegato il direttore Caridi nel suo intervento. “Abbiamo semplicemente raccontato i fatti di quei giorni arrivando al momento in cui giungono le domande per la Reggina, tutte provenienti da titolari di università private. Ho cercato di capire come mai ad interessarsi della Reggina fossero solo due gruppi, forestieri, che rappresentavano colossi delle università online“.

A qual punto le dinamiche erano piuttosto chiare. “Bandecchi ha dichiarato candidamente il suo interesse verso l’Università Dante Alighieri – spiega Peppe Caridi –. Il gruppo a cui il sindaco f.f. ha assegnato la Reggina, con Ballarino, era molto più piccolo“, ma era comunque rappresentante di un’università online. “Ballarino, però, ha smentito totalmente di avere interessi nella Dante Alighieri, accusando me in conferenza stampa di “avere dei problemi” solo perchè glielo avevamo chiesto. Era una semplice domanda, lui ha risposto dicendo che neanche sapeva come si chiamava quella Università. Ma poi dopo pochi giorni proprio e-Campus sia diventato il main sponsor sulle magliette“, ha raccontato Caridi. “E’ stata una delle pagine più tristi di come la politica abbia cercato di svendere i propri beni più preziosi come l’università Dante Alighieri, che è una della risorse più importante per la città, abbandonata da dieci anni dalle istituzioni”, sottolinea il direttore di StrettoWeb.

La Calabria, tra futuro, politica e lotta alla criminalità

A cosa sta lavorando adesso“, ha chiesto Lamberti Castronuovo al direttore Caridi. “Noi siamo sempre proiettati sull’attualità – ha spiegato il giornalista che dirige anche il giornale scientifico MeteoWeb -, sul racconto di quanto succede giorno per giorno. In questo periodo tutto si intreccia. In Calabria è un momento decisivo per il nostro futuro. Credo sia la prima volta in cui dopo due anni di consiliatura non c’è forte malcontento popolare nei confronti del Presidente e della Giunta” ha sottolineato Caridi in riferimento all’azione politica del governo regionale. “Occhiuto, credo più per la sua personale autorevolezza ed esperienza, incute fiducia nella popolazione, nei cittadini e nei calabresi, con la speranza che i risultati si possano vedere, nella sanità, nelle infrastrutture e nei trasporti, con una Calabra baricentrica in un contesto europeo di sviluppo“, sottolinea.

Molto importante è il tema del contrasto alla criminalità. Io sono fortemente convinto che lo Stato sia indietro rispetto alla criminalità, in modo particolare sulle tecnologie. Ci deve essere un forte cambiamento nell’approccio alle piccole cose e nella mentalità da parte di tutti, troppo spesso intrisa da logiche di mafiosità anche in modo inconsapevole. Ma per cambiare la mentalità servono punti di riferimento, guide importanti, riconosciute, affermate. Non succederà mai che tutti si svegliano un giorno e il mondo cambia da solo“, ha concluso Peppe Caridi.

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