Giornata violenza sulle donne, il messaggio di Avis Pellaro: “noi vogliamo urlare e non fare silenzio”

Giornata violenza sulle donne, il bel messaggio di riflessioni di Avis Pellaro sul tema di questi giorni

  • Avis Pellaro messaggio violenza sulle donne
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StrettoWeb

“25 novembre 2023: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. 25 novembre 2023: 107 Donne uccise da uomini che dicevano di amarle. Avis Pellaro ha deciso in questo giorno di “fare rumore” con un piccolo gesto di sensibilizzazione su questa piaga sociale che sta dilagando in maniera brutale. Per farlo ha utilizzato le parole del Santo Padre, Papa Francesco, per ribadire ancora una volte la sacralità della donna e per aiutare le donne a comprendere che Amore non fa rima con terrore. Amore è condivisione, è Dono reciproco, non è paura della persona che ti sta accanto”. Così in una nota Avis Pellaro.

“In questi giorni, più che mai – si legge ancora – abbiamo riflettuto su questo grave problema e, forse nel dolore per l’ennesimo femminicidio, una cosa l’abbiamo compresa: che non bisogna sottovalutare le richieste di aiuto anche non sempre esplicite di amiche, sorelle, madri… Il nostro Direttivo Avis, in maggioranza composto da Donne, e con Presidente una Donna, ha voluto con un semplice gesto di divulgazione delle parole del Santo Padre sensibilizzare le Agenzie educative del territorio e la cittadinanza attraverso un semplice messaggio affinché la cultura, talvolta, maschilista ed egoista che ancora persiste e che crea mostri, possa essere debellata. Noi vogliamo urlare, e non fare un minuto di silenzio, dicendo che chi uccide una Donna è un Mostro che uccide l’ Umanità”.

“È stato bello vedere che in tante si sono rese disponibili a dare il proprio contributo, sia volontarie che componenti di altre Associazioni. Il nostro piccolo gesto non voleva essere altro che un momento di riflessione in un mondo che ascolta ed archivia voracemente ogni notizi. Mentre il brutto rimane e torna prepotentemente a galla solo quando il mostro irrompe in maniera eclatante, come nel caso di Giulia. La nostra sensibilizzazione aveva semplicemente il desiderio che non ci fossero più Giulie”, si chiude la nota.

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