I colori dell’artista reggina Alberta Dito conquistano Roma | FOTO

La giovane artista reggina Alberta Dito continua il suo percorso di crescita portando la sua arte su un Palcoscenico Universale: Roma, la Città Eterna

Alberta con i suoi dipinti a Roma
StrettoWeb

La giovane artista reggina Alberta Dito continua il suo percorso di crescita portando la sua arte su un Palcoscenico Universale: Roma, la Città Eterna. La prestigiosa “Arte Artisti” sezione Arte della Casa Editrice Pagine di Roma in occasione dell’evento “l’Arte si Mostra”, organizzato il 30 ottobre u.s. presso l’esclusivo “Salone del Pio Sodalizio dei Piceni”, in Piazza San Salvatore in Lauro 15 – Roma, ha invitato l’artista reggina ad esporre tre sue opere. Occasione da non perdere assolutamente, ed infatti Alberta è stata tra gli artisti partecipanti che hanno impreziosito con le loro opere le pareti di questo palazzo così importante ed esclusivo.

Alberta Dito, come hanno iniziato ad apprezzarla i suoi estimatori ed anche i critici, esprime nei suoi dipinti, per i quali utilizza prevalentemente la tecnica dell’acrilico su tela, il suo mondo semplice esteriormente ma profondo nella sua dimensione spirituale; un mondo privo di sovrastrutture e fatto di genuine emozioni che l’artista trasmette con i suoi dipinti.

Si rimane ammirati dalla forza dei colori che esprimono emozioni e sentimenti forti ed esplosivi. Alberta rappresenta tutto non per come è, ma nel modo in cui lo percepisce il suo IO, utilizzando i colori con la voce della sua sensibilità. Nelle opere di Alberta la pittura nasce dall’anima e la sua pennellata è libera da ogni condizionamento razionale: Alberta dipinge con il cuore ed il pennello ed i colori ne sono il mezzo espressivo.

Lo storico e critico d’Arte prof. Pasquale Lettieri, tra l’altro, così parla di Alberta Dito: «[…] Quando si entra nel mondo di Alberta, si entra sicuri della propria soggettività, della propria immagine e si esce rapiti da una metafisica indicibile e misteriosa. Insomma, il gioco illusionistico della pittura ci colpisce come anacronistica vitalità che nasce dal luogo dell’evento e si dissemina nell’arditezza delle creazioni, che è fatta da una pluralità di linguaggi e per questo ci appartiene in tutta la sua freschezza fenomenica, ma anche in tutta la sua evocazione mnemonica […].»

Ed il curatore Francesco Miroddi afferma “affrontare un viaggio tra le opere di Alberta per scoprire il suo cuore è un atto dovuto a noi stessi”. Tutto questo Alberta l’ha presentato a Roma con alcune opere significative della sua continua ricerca ed ha esposto due dipinti che rappresentano anche la presenza del dinamismo nella sua pittura ed uno che vuole cogliere il suo sentire per la “sua città” nata dalla cultura greca e rivolta verso futuro con la sua idea di ponte quale simbolo.

Il dipinto “Onda del Pacifico” segna nello stile dell’artista un cambiamento in quanto cominciava a dare alle sue pennellate la dinamicità del movimento. Ed in quest’opera c’è tutto questo suo nuovo modo di dipingere passando da un’interpretazione statica al dinamismo dell’immagine Dinamismo non rappresentato da artifizi, ma soltanto dalle pennellate colorate con l’alternanza dei colori e dei toni. Nel dipinto traspare prorompente la dinamicità dell’onda dell’oceano che si rinchiude su sé stessa per prepararsi all’esplosione. Il suo percorso di pittura dinamica continua con l’opera “Onda Blu nel Tramonto Rosso” l’artista immagina un’immensa onda che si innalza verso il cielo al momento di un suggestivo tramonto.

Imperiosa l’onda blu ed azzurra si erge verso cielo rosso come uno scontro tra titani e da questo scontro colorato traspare la forza immensa della natura e la sua dinamicità. Il terzo dipinto esposto possiamo segnalarlo come una particolarità del sentire di Alberta che, con poche delle sue tipiche ed uniche pennellate aiutata dai suoi colori forti e decisi per dare un carattere al dipinto, ha voluto raccontare Reggio dalla sua nascita greca con l’ulivo, la vite ed il tempio, con il suo sviluppo urbano, con i suoi panorami dominati dall’Etna in fiamme sino alla sagoma accennata del Ponte che simbolicamente dovrebbe rappresentare il futuro della città. L’arte di Alberta è stata sempre incentrata sulle emozioni ed i sentimenti ed anche in quest’evento così importante e prestigioso i suoi colori intensi e forti e le sue pennellate decise ed uniche hanno colpito il pubblico.

I numerosi visitatori, in vero visibilmente amanti dell’arte pittorica, sono stati investiti dalla vena espressiva di Alberta Dito che, possiamo dire, ha ancora una volta colto nel segno. In tanti si sono soffermati ad ammirare le sue opere, i contenuti, i colori, le sfumature, ponendo varie domande e dimostrando il proprio compiacimento. Ed in verità un ulteriore soddisfazione per l’artista viene dall’apprezzamento del suo lavoro da parte della critica presente all’evento ed in particolare il critico d’arte prof. Plinio Perilli, nel corso della presentazione di Alberta al folto pubblico, ha sostenuto che “la pittura di Alberta è come un occhio profondo che con la forza di un abisso di luce trasforma il reale secondo le sue sensazione e lo trasmette personalizzato agli altri”. In conclusione, l’artista reggina al primo passo fuori dalla propria città, ha mostrato il suo talento e ha tenuto alto il nome di Reggio. Alberta Dito con i suoi colori ha conquistato Roma, la città eterna, tempio dell’Arte.

 

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