Il Sindaco Falcomatà si è arrabbiato. Il Sindaco Falcomatà si è innervosito. La Rai, Rai News 24 nello specifico, è arrivata a Reggio Calabria e ha denunciato il problema rifiuti, più precisamente l’immensa, vergognosa e pericolosa discarica a cielo aperto di Mortara. Un fatto. La realtà. Ma il primo cittadino, tornato in carica da poco dopo l’annullamento della sospensione per il Processo Miramare, se l’è presa con l’inviato presente in città e con i conduttori in studio.
Ospite di Rai News 24, prima del suo intervento ha preso la parola proprio l’inviato, Stefano Corradino. “Questa purtroppo è la realtà – esordisce il giornalista – Alle nostre spalle uno spettacolo suggestivo, bellissimo, con il mare e le montagne, ma in questo viale – siamo a Mortara – c’è una quantità di rifiuti impressionante, che va avanti per centinaia di metri. Ci sono elettrodomestici, mobili, organico. Purtroppo scaricano sia di notte che di giorno, a volte i rifiuti vengono anche bruciati e ci sono edifici e appartamenti fino a cui arrivano le diossine”.
I conduttori danno così la parola al Sindaco, affinché potesse rispondere, ma lui si scalda immediatamente: “quella non è affatto la cartolina della città, quella non è la realtà. Fare vedere quelle immagini, parlando di mare e spazzatura… Intanto quella è una strada chiusa al traffico, una strada che porta ai mercati generali della città e ci dovrebbero passare solo i mercatali. E’ una strada periodicamente ripulita dagli incivili che vanno lì a sversare di tutto e di più. In quella zona della città verranno avviate presto zone di chiusura al traffico veicolare. Le macchine che passavano non hanno motivo di essere lì, la strada verrà sbarrata”. Precisazione: non ci risulta che la strada chiusa al traffico, visto che la percorriamo spesso. E infatti il Sindaco poi si contraddice quando annuncia che verrà chiusa. Significa che al momento non è chiusa.
I conduttori poi provano a prendere la parola, ma Falcomatà continua a parlare. “se mi parlate addosso non capisco”, sbotta il Sindaco, che torna a parlare: “se parliamo di presidio del territorio, è un problema molto più ampio dei rifiuti. E’ un percorso, in questi casi, di più responsabilità, a livello di sicurezza, e da anni stiamo lavorando con Prefettura e forze dell’ordine”.
Non gli è andato proprio giù il servizio, a tal punto che avrebbe preferito che ci si fosse confrontati prima: “se ci fossimo confrontati prima avreste fatto vedere altre cartoline della città. Fa molto più effetto far vedere quello che altro. Ci sono alberi che cadono ma anche foreste che crescono. Si dovrebbe fare vedere anche quello che di buono è stato fatto“, aggiunge Falcomatà.
Le riflessioni (amare)
Non sappiamo se i residenti di queste zone abbiano visto il servizio. Di certo sappiamo ciò che vivono quotidianamente, sappiamo da cosa sono circondati, sappiamo cosa respirano. E sappiamo anche che sono stanchi degli annunci, delle solite belle parole, degli inutili e sparuti interventi di raccolta (senza risoluzione definitiva non servono a nulla), di minacce di chiusura al traffico o di sanzioni elevate. Fuffa. Da anni. In quella e in altre zone.
Ah, di un’altra cosa siamo anche certi: cosa dovrebbero pensare, e non solo i residenti di quelle zone ma i cittadini di Reggio Calabria in generale, quando si sentono dire dal proprio Sindaco “si dovrebbe fare vedere anche quello che di buono è stato fatto”. Cosa di buono è stato fatto, esattamente, in questi anni, in termini di servizi essenziali ai cittadini? Cosa di buono c’è da raccontare quando si parla di sanità, abusivismo, rifiuti, sicurezza, turismo, economia? Il primo passo per risolvere un problema è prenderne atto, ammetterlo e scusarsi, non di certo lo scaricabarile. Non ci risulta sia mai stato così, per questa Amministrazione e questo Sindaco, neanche dopo il rientro post-sospensione. Ci si continua a irritare, a innervosire, a scaricare la colpa ad altri, anziché mettere la testa sotto la sabbia, parlare poco e lavorare a testa bassa. Ma, ahinoi, la speranza è ormai persa da tempo. Che poi, in fondo, il problema è semplice: parliamo delle cose belle. Ma sì. C’è il sole, il mare, l’Aspromonte, il clima, le belle giornate, i fiori profumati, gli scoiattoli scorrazzanti e poi la marmotta che confeziona la cioccolata e gli asini volanti…
Il video dell’intervento è in alto, in evidenza, ed è abbastanza eloquente. Buona visione.