Il Messina si lecca le ferite dopo la sconfitta, Modica va controcorrente: “miglior partita”

Le parole dell'allenatore del Messina Giacomo Modica al termine della sfida persa in casa contro il Benevento

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Non è stato un brutto Messina quello visto ieri in casa contro il Benevento. Nonostante la seconda sconfitta di fila, non si è visto lo stesso atteggiamento di gare come Sorrento o Brindisi. La classifica, però, rimane deficitaria, e con essa i problemi soprattutto davanti. “Sono contento, mi dispiace per il risultato perché ci amareggia, ma se avessimo portato a casa il punto non avremmo rubato niente. La squadra era aggressiva, palleggiava bene, loro hanno fatto un cambio di gioco e hanno preso una traversa con Ferrante ma anche noi l’avevamo avuta. Poi abbiamo preso il gol su corner, rischiando di prenderne un altro, ma il Messina ha combattuto contro la seconda in classifica. Gli 11 punti di differenza non si sono visti. Ero molto più triste contro il Brindisi”, ha detto a fine gara in conferenza stampa il tecnico Giacomo Modica.

“Non rimprovero nulla tranne il modo in cui abbiamo preso il gol e subito la traversa. Ragusa ha sbagliato, pazienza, se avessimo fatto l’1-1 ci sarebbe stato un ultimo quarto d’ora bellissimo. Dal 5 agosto non abbiamo mai fatto una settimana tipo di allenamento, abbiamo sempre giocato ogni tre giorni. Finito questo ciclo avremo modo di lavorare bene, ritrovando il miglior Cavallo e il miglior Emmausso. Abbiamo qualità e risorse umane e tecniche per venirne fuori, dobbiamo lavorare davanti, dove da un po’ non riusciamo a esprimerci al meglio”, ha continuato.

“Penso che il Messina abbia bisogno di schiaffi per reagire, non nella reazione ma nello stimolo di affrontare una squadra forte. Non è bello da dire, questo è da eliminare, perché ogni partita ha la sua storia, a prescindere dall’avversario, che sia Avellino o Sorrento. Questa squadra ha qualità ma sta spesso col freno a mano tirato, oggi forse è stata la miglior partita dal punto di vista tattico e dell’interpretazione”, ha concluso.

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