Messina, “una residenza universitaria solo per chi può permetterselo”

Comunicato stampa UDU Messina - Hotel Liberty: una residenza universitaria solo per chi può permetterselo

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StrettoWeb

Ieri è stata pubblicata la procedura per l’assegnazione dei nuovi 102 posti letto (in camera doppia) nel nuovo “residence Liberty”, fortemente pubblicizzato dall’Università di Messina. Sembrerebbe una buona notizia, ma purtroppo la vergognosa scelta dell’Amministrazione si nasconde nelle modalità. Come avevamo iniziato a denunciare con l’inizio dell’anno accademico (precisamente il 20 agosto, il 14 settembre e la protesta del 26 settembre), quello che temevamo si è puntualmente realizzato, alla faccia delle rassicurazioni del Direttore e dell’Amministrazione“. E’ quanto si legge in una nota stampa di UDU Messina – Unione degli Universitari.

La tariffa ordinaria è stata fissata a € 325,00 mensili. Sono previste agevolazioni – assolutamente insufficienti – per chi è idoneo non assegnatario nella graduatoria per il servizio abitativo ERSU (cioè chi non può permettersi di pagare un affitto), che prevedono una tarriffa “agevolata” pari a: € 230,00 mensili per i primi dodici posti assegnati, e di € 275,00 mensili per i successivi quaranta posti (e gli altri 50 posti a €325?)“, si legge ancora.

Cifre assolutamente inaccettabili, paragonabili al settore privato, che non tutelano il diritto allo studio degli studenti, la volontà ci è ormai chiara ed è una vergogna: lucrare sulle spalle di studentesse, studenti e famiglie, approfittando della necessità di ragazze e ragazzi che si ritroveranno ad accettare queste condizioni – prosegue la nota –. Abbiamo manifestato il nostro profondo dissenso più volte, non siamo stati ascoltati. Lo ribadiamo, i fondi della missione 4 del PNRR, dovevano essere investiti sull’istruzione pubblica e su residenze realmente pubbliche. Così non è accettabile. Approfittiamo della campagna elettorale appena cominciata per lanciare un invito amaro: i candidati alla carica di Rettore dicano una parola chiara su queste modalità, che offendono la comunità studentesca“.

Così non è sostenibile, questa vicenda continuerà ad essere una battaglia dell’UDU, di certo non resteremo a guardare mentre veniamo presi in giro così platealmente“, conclude.

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