‘Ndrangheta e cosche rom, Reggio Calabria e il Rione Marconi finiscono su Rete4: “responsabilità del Comune”

“Le politiche abitative del Comune di Reggio Calabria nell’ultimo decennio hanno reso l’edilizia pubblica residenziale una pustola" aveva spiegato Francesco Ventura

StrettoWeb

Quartieri interamente sottratti al controllo dello Stato dove anche fare domande è pericoloso“. Così i giornalisti di Fuori dal Coro, su Retequattro, hanno descritto questa sera il Rione Marconi di Reggio Calabria. Rincorsi nonostante la presenza della Polizia, gli inviati di Mario Giordano vengono minacciati “ti spacco la testa“, “sparo“, “non sei normale“. I giornalisti parlano del “controllo totale dei rom con l’appoggio della criminalità organizzata” e del racket delle case popolari, “occupate, usate come covi“, si spiega su Retequattro.

L’unico a denunciare è Francesco, spiega la giornalista. Si parla di Francesco Ventura, giornalista, che racconta la sua storia che più volte abbiamo riportato anche su StrettoWeb. Di recente Ventura ha subito intimidazioni, con spari contro la sua auto.

E quanto accade lo sa anche il comune, spiega Fuori dal Coro, carte alla mano. “Le politiche abitative del Comune di Reggio Calabria nell’ultimo decennio hanno reso l’edilizia pubblica residenziale una pustola che è impossibile toccare senza farne schizzare e sgorgare a fiotti del pusaveva spiegato Ventura in una nota qualche giorno fa -. Questo pus è solo l’aspetto più epidermico di una cancrena su cui Palazzo San Giorgio per connivenza od incapacità o per entrambe non ha inteso operare, restando inerte ad osservare il decorso della malattia e la sofferenza del malato, ossia la cittadinanza reggina”.

Reggio Calabria finisce così, tristemente, di nuovo alla ribalta della cronaca nazionale. Una pessima cronaca. E’ la seconda volta, infatti, nel giro di pochi giorni che la città calabrese dello Stretto fa brutte figure sulla grande tv nazionale. E’ di pochi giorni fa il servizio di Rai news dalle montagne di rifiuti di San Gregorio, durante il quale la sufficienza delle risposte di Falcomatà ha lasciato perplessi gli italiani.

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