Parco Nazionale dell’Aspromonte, esce la Newsletter del Progetto Life MILVUS

Esce in questi giorni e viene distribuito online il primo numero della newsletter, in italiano e inglese, che illustra il progetto “LIFE MILVUS” sulle attività svolte sino a settembre 2023

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Esce in questi giorni e viene distribuito online il primo numero della newsletter, in italiano e inglese, che illustra il progetto “LIFE MILVUS” sulle attività svolte sino a settembre 2023. Si parte dal primo rilascio di nibbi reali nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il 27 luglio 2023 otto giovani nibbi reali nati in Svizzera sono stati rilasciati nel Parco Nazionale dell’Aspromonte: si è trattato della prima liberazione messa in atto per reintrodurre, nell’arco di alcuni anni, questa magnifica specie in Calabria meridionale, dove è scomparsa vari decenni or sono. Con poche ed agili battute d’ala, gli otto esemplari sono usciti dalle due voliere di ambientamento che li avevano ospitati per poco più di un mese. Ora volano ora nei dintorni dell’area di rilascio e frequentano di tanto in tanto una mangiatoia che viene rifornita per supportarli in questo primo pe- riodo di libertà. I GPS di cui sono muniti permettono al team del LIFE MILVUS di controllarne i movimenti e le tele- camere installate in zona consentono di osservarli e di leggere gli anelli di identificazione mentre si alimentano.

La liberazione degli otto giovani nibbi reali nel Parco dell’Aspomonte è frutto di una straordinaria collaborazione internazionale che ha visto come protagonisti lo staff dell’Ente Parco, istituzioni, associazioni ed ornitologi italiani e svizzeri. L’importante iniziativa di conservazione viene realizzata grazie al progetto LIFE MILVUS, cofinanziato dalla Commissione Europea, del quale l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte è il coordinatore, affiancato da E-Distribuzione S.p.A, da Regione Calabria e dall’associazione Conservatoire des espaces naturels de Corse (Corsica). Il nibbio reale, che non nidifica più in Calabria meridionale da molti decenni, è una specie considerata vulnerabile a livello italiano; pur non avendo alcun impatto negativo sulle attività umane, ha subito una drammatica diminuzione nel secolo scorso principalmente a causa del bracconaggio. Una delle minacce più gravi per la sua conservazione è anche l’uso di bocconi avvelenati perché il nibbio reale si alimenta principalmente di animali morti e questo importante ruolo ecologico di “spazzino” dell’ambiente naturale, che elimina residui potenzialmente pericolosi e ricicla biomassa, può costargli la vita. L’Ente Parco, inoltre, ha in programma varie attività di sensibilizzazione che puntano a far conoscere il nibbio reale alla popolazione ed a coinvolgerla nella reintroduzione di questo magnifico rapace, che merita di tornare a colorare i cieli dell’Aspromonte.

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