Ponte sullo Stretto, Ferrante: “porterà enormi benefici”

Ponte sullo Stretto, Ferrante: "è la madre di tutte le riforme infrastrutturali"

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“Innanzi tutto voglio condividere con voi l’orgoglio del raggiungimento delle 100 mila tessere, questo a testimonianza della centralità di Forza Italia all’interno dello scacchiere politico e del centrodestra”. E’ quanto ha affermato in apertura del suo intervento alla manifestazione “Etna 23 – il Meeting del buongoverno” in corso in Sicilia a Taormina, il deputato di Forza Italia e sottosegretario di Stato agli ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Tullio Ferrante che poi si concentra sulla costruzione del ponte sullo Stretto.

“E’ la madre di tutte le riforme infrastrutturali, inserita nel 2001 nella legge obiettivo e nel piano strategico nazionale delle infrastrutture. Se entro il giugno del 2024 arriviamo alla posa della prima pietra è perché si è preso a riferimento un progetto del 2011 stilato sotto il governo di Silvio Berlusconi e aggiornato. La scelta di una programmazione pluriennale per la copertura della realizzazione del ponte è importante, più di 13 miliardi di euro, una cifra consistente in cui coinvolgeremo anche la Banca europea degli investimenti perché l’opera è parte della rete Ten-T e collegando Helsinki a Palermo consentirà alla Sicilia di diventare il principale hub europeo. In tema occupazionale – prosegue il sottosegretario – l’indotto stimato è di 20 miliardi di euro di cui 7,5 andranno a beneficio del sistema economico italiano. Il ponte, quindi, non sarà una cattedrale nel deserto ma un impulso concreto all’intero sistema economico del paese con i suoi 3,5 chilometri di lunghezza i 200 treni al giorno e i 6 mila veicoli all’ora che lo attraverseranno. Sarà una infrastruttura che rappresenterà l’eccellenza ingegneristica italiana su cui ci stiamo mettendo la faccia e, passo dopo passo, vedrà l’avvio di un grande sogno”.

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