Prendiamo esempio dai bambini: gli studenti dedicano la Festa dell’Albero a Giulia Cecchettin

I bambini del comune di Oriolo hanno dedicato la messa a dimora dell'albero della "vita" a Giulia

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Ieri 21 novembre è stata celebrata la Giornata Nazionale degli Alberi con l’obiettivo di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste. Gli alunni della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Oriolo, in provincia di Cosenza, guidati dai loro insegnanti, hanno dato vita ad un’iniziativa molto sentita e partecipata alla quale è stato dato un valore aggiunto per le riflessioni che sono state elaborate e comunicate.

La messa a dimora di un albero donato gentilmente dal Corpo Forestale di Oriolo, oggi più che mai, ha assunto un valore ancora maggiore in quanto oltre alla sensibilizzazione verso la sostenibilità e rispetto per la natura, l’albero, per volere dei nostri bambini, è stato intitolato a Giulia Cecchettin vittima di un truce femminicidio che ha fortemente colpito la società civile italiana in questi giorni.

Le letture sull’importanza degli alberi per la vita del nostro pianeta e di ciascuno di noi sono state tante ma è stata anche l’occasione per spunti di riflessione sulla violenza perpetrata nei confronti delle donne, con la condanna di questi orrendi gesti che arrivano fino alla soppressione della vita. Le riflessioni degli alunni si sono incentrate soprattutto sul rispetto reciproco tra uomo e donna. Anche il sindaco, presente all’iniziativa, ha posto l’attenzione su quanto sia importante che il germoglio di una cultura che sia fortemente paritaria venga innanzitutto coltivato dalla famiglia e, subito dopo, dalla scuola.

Ha, inoltre, sottolineato l’esistenza di retaggi culturali che ancora dobbiamo superare, nonostante le tante battaglie e i tanti passi avanti fatti, e di come sia importante cominciare da un senso profondo di educazione all’emotività e all’affettività che sia improntata al rispetto verso la donna. Grazie di cuore ai bambini che, mai come oggi, ci testimoniano che: “chi pianta un albero pianta una speranza” (Lucy Larcom).

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