Reggina, l’alibi della Fenice sulla partenza in ritardo e le parole discordanti di Ballarino e Pellegrino | VIDEO

C'è chi ha perso la pazienza, chi ancora giustifica la Fenice Amaranto per la partenza in ritardo: ma c'è un video con dichiarazioni discordanti...

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Reggina, le dichiarazioni discordanti di Ballarino e Pellegrino della Fenice
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C’è chi, come noi, alla Fenice Amaranto non ha mai dato alibi, di alcun tipo. Chi sceglie di candidarsi per far ripartire il calcio a Reggio Calabria deve essere consapevole che la Serie D è solo di passaggio. E non a parole o nel business plan, ma coi fatti. E “Serie D solo di passaggio” non significa prendersela con calma, addolcendo la pillola con alibi e scusanti, ma piuttosto significa investimenti grossi e nell’immediato, pochi calcoli, scelte migliori possibili e idea di massima sugli obiettivi (contatti, pour parler, sondaggi) ancor prima che il Sindaco si possa pronunciare sulla scelta della cordata. Insomma, andare ad individuare gente già pronta, con una preparazione dietro, magari in uscita da squadre di B e C, a cui andare a proporre un contratto e un progetto importante.

Riteniamo, e lo continuiamo a ribadire spesso, che questo la Fenice Amaranto non lo abbia messo in atto. Non solo non si è mossa in anticipo, quantomeno provando a parlare, a sondare il terreno, ma non lo ha fatto neanche nell’immediato, ufficializzando l’allenatore solo una settimana dopo. Questo ha significato – nella scelta degli Over – pescare solo dagli svincolati, quindi gente senza preparazione estiva, e perlopiù a due settimane dall’annuncio di Brunetti, con l’arrivo alla spicciolata e a ridosso dall’inizio del campionato. Per questo, poi, il club è stato costretto a chiedere il rinvio delle prime giornate di campionato. E’ per questo che, come già scritto altre volte, risulta alquanto assurdo sentir parlare di calendario difficile e ristretto o di partite ogni tre giorni. Non è stata di certo la Lega a imporlo, anzi la Lega stessa ha accettato la richiesta della Fenice di posticipare l’inizio. E non era così scontato lo facesse.

Dal momento che in questi giorni in tanti – tra società, tifosi e addetti ai lavori – si affannano ad affermare che adesso inizia il vero campionato, andiamo a rispolverare dei video di qualche settimana fa in cui si affermava tutto e il contrario di tutto. Nel giorno della presentazione della Fenice Amaranto in un hotel del centro, relativamente alla scelta di alcune figure tecniche, il DG Ballarino parlava così: “per quanto riguarda il progetto, so che non è facile, ma i responsabili sono al lavoro, anzi in questi giorni sono stati già al lavoro e per questo li ringrazio, abbiamo già contattato delle persone per quanto riguarda i tecnici, ma non mi chiedete nomi. A giorni avremo questa prima situazione e da lì partiremo”. Si presuppone dunque che, come dice Ballarino, la società si fosse mossa già prima della scelta del Sindaco, bloccando qualche obiettivo che poi eventualmente non si sarebbe concretizzato qualora la scelta fosse caduta sull’altra cordata (un po’ come accaduto con Montalto a parti inverse).

Giorni dopo però, nel corso della presentazione di mister Trocini, il DS Pellegrino affermava tutto il contrario. “Non è stato un lavoro semplice costruire una squadra in quattro giorni, però dovevamo farlo e questi erano i tempi. Abbiamo ritenuto, credo anche in maniera giusta e professionale, contattare tutti i giocatori dopo che la società fosse stata ufficializzata. Riteniamo tutt’ora che chiunque venga qui lo faccia in una dimensione professionale, seria e più organizzata possibile”. Ma quindi le figure tecniche sono state contattate prima di quella conferenza dell’8 settembre, con le parole di Ballarino, oppure soltanto dopo, come dice Pellegrino? Perché due dichiarazioni discordanti? Chiediamo dove stia la verità così come ieri abbiamo chiesto a Brunetti se ci sia – ed eventualmente se stia vigilando – la figura dell’Amministrazione Comunale che avrebbe fatto da garante all’interno del club.

Siamo sicuri che muoversi per tempo avrebbe facilitato le cose, evitando di pescare solo dagli svincolati, evitando di chiedere i rinvii e quindi evitando il calendario ristretto, le gare ogni tre giorni e le difficoltà di questi due mesi con gente senza preparazione in campo. Bloccare o sondare qualcuno prima non sarebbe stata una mancanza di rispetto, come dice Pellegrino, anche perché questo significa attaccare chi come Belardi e Taibi aveva già bloccato i vari Pazienza, Cosenza e Montalto, che ha atteso e poi firmato con la Casertana. Muoversi prima avrebbe significato recuperare del tempo visti i tempi, evitando di usare successivamente l’alibi della partenza in ritardo che non regge più. Restano in ogni caso le dichiarazioni discordanti che oggi ritiriamo fuori alla luce degli ultimi ragionamenti della piazza. Per tanti la pazienza è finita, ma c’è ancora chi continua a giustificare la partenza in ritardo, che si sarebbe potuta evitare. E con questo premettiamo sempre che la squadra ha fatto il massimo in base alle proprie possibilità, fisiche, atletiche e tecniche.

In evidenza un breve filmato con i due frame di video delle dichiarazioni di Ballarino e Pellegrino.

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