La Fenice Amaranto capitombola ancora, cadendo per la quarta volta in stagione al Granillo (considerando anche lo stop contro il Sant’Agata). A passare sono i campani del Real Casalnuovo di Reginaldo e Sarno, autore del gol dell’1-2 su rigore. Ennesima prestazione sottotono per la squadra di Trocini, che questa volta viene contestata. I cori più pesanti, però, sono rivolti alla società e soprattutto a Ballarino.
Nel prepartita si prende la scenda Reginaldo, ospite atteso al Granillo. Uno dei due ex saluta i tifosi, che ricambiano con piacere. Da segnalare anche lo striscione della Sud per Giulia Cecchettin. Per quanto riguarda le scelte, non c’è Barillà dal primo minuto e neanche Martinez. Davanti è Marras dietro le due punte Rosseti e Bolzicco.
La partita. La partenza è buona, per gli amaranto. Vivace, pimpante, e infatti arriva il gol, il primo stagionale per Mungo, bravo a beffare il portiere con un pallonetto. La spinta nel primo tempo, però, è tutta qua. Combina ben poco, successivamente, la squadra di Trocini, anzi infonde coraggio agli avversari, che trovano il pari su corner con Dore e sfiorano il vantaggio con Vivacqua, servito da Reginaldo. Si chiude così il primo tempo.
Non cambia il copione nella ripresa. Ritmi bassi, ma ai campani sta bene così. Si chiudono e si difendono senza grandi affanni. Per la squadra di casa, restano i soliti problemi soprattutto in fase offensiva. La svolta, nel secondo tempo, arriva con un episodio, frutto di un rigore fischiato dall’arbitro. Dal dischetto l’ex Sarno – che nel frattempo era subentrato – non sbaglia e fa 1-2. Scarsa la reazione amaranto, il finale è più che altro contrassegnato dalla pesantissima contestazione amaranto: “Ballarino vattene a fan***o, torna a Catania, Reggio Calabria non ti vuole più”, ma anche “chi non salta è catanese” o “giù le mani dalla Reggina”, alcuni dei cori rivolti dagli ultrà verso il club. E la partita finisce così.