Reggina, il ritorno di Taibi al Granillo: il biglietto acquistato, l’amore dei tifosi e il dispetto dell’irrigatore impazzito | GALLERY

Reggina, Massimo Taibi è tornato allo stadio Granillo da spettatore per assistere a Fenice Amaranto-Trapani e ha raccolto l'abbraccio caloroso dei tifosi della squadra per cui ha dato l'anima negli ultimi cinque anni

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Un siparietto improvvisato finito in modo clamoroso: Massimo Taibi è tornato allo stadio Oreste Granillo da spettatore per Fenice Amaranto-Trapani. Talmente tanto spettatore che ieri ha acquistato il biglietto per entrare allo stadio e seguire la partita insieme all’amico Ferdinando Ielasi, addetto stampa della Reggina negli scorsi anni nonché confermato nel suo ruolo dall’altra cordata che poi è stata scartata dal sindaco facente funzioni. Successivamente la società ha riservato un biglietto a Taibi, che però ha preferito sedersi nel posto che aveva regolarmente acquistato. In ogni caso Massimo Taibi rimane Massimo Taibi e non può passare in anonimato: quando lunedì sera arriva in auto a Reggio Calabria, per la prima volta dopo due mesi il doloroso addio dovuto alla scelta di Brunetti, la voce del suo arrivo si diffonde rapidamente.

Ogni volta che torno qui è come fare il giro delle sette chiese, hai presente il film Benvenuti al Sud” scherza Massimo con gli amici, lui che ormai è reggino più dei reggini. In Tribuna i dirigenti della nuova società si avvicinano per salutarlo: Pellegrino è visibilmente in imbarazzo, con Ballarino e Minniti è la prima volta in assoluto che si conoscono. Un istante di cordialità e via, Massimo torna accanto a Ferdinando e come due amici si apprestano a guardare la partita. Ma c’è una sorpresa: la società ha improvvisato un riconoscimento così Peppe Praticò e Virgilio Minniti lo trascinano a bordo campo per consegnarglielo. Poi l’abbraccio con la Curva: l’omaggio degli Ultras riconoscenti per un impegno non solo di grande professionalità, ma anche di straordinario trasporto umano ed affettivo che Taibi ha sempre dimostrato per la Reggina fino all’ultimo istante.

Qui, alla fine del saluto con la Curva, scatta il fuori programma: parte per sbaglio un irrigatore del campo e Massimo, già influenzato e senza voce, è costretto a una doccia da cui non potrà neanche asciugarsi finché non arriverà tra qualche ora a Salerno dall’amico Pippo Inzaghi. Con la consapevolezza rinnovata che Reggio è e sarà sempre casa sua.

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