Reggina, perché il Sant’Agata farà ricorso sul 3-0 della Fenice? Il DG: “vogliamo rigiocarla”

Il Città di Sant'Agata ha annunciato la presentazione dell'appello sul ricorso della Fenice che ha portato ieri al 3-0 a tavolino

StrettoWeb

Il 3-0 a tavolino era praticamente scontato. Scontata non era, invece, la contromossa del Città di Sant’Agata. Il riferimento è alla decisione del Giudice Sportivo, ufficializzata ieri dopo qualche settimana dalla partita e dal ricorso, su La Fenice Amaranto-Sant’Agata di Militello, 1-2 sul campo ma 3-0 a tavolino per via di un’irregolarità della squadra messinese, la quale per qualche minuto della ripresa ha schierato un under in meno rispetto a quelli previsti dal regolamento.

Sull’irregolarità, e sulla decisione, nulla da eccepire. E’ il regolamento e non si discute. E infatti proprio per questo lo stesso Sant’Agata aveva ammesso l’errore, tramite le parole del DG Amata, il giorno dopo il match e il ricorso. Insomma, tutto faceva pensare che la compagine siciliana attendesse soltanto l’esito del Giudice Sportivo per incassare l’errore e mangiarsi le mani. Ma non è così. Immediatamente dopo l’ufficialità, arrivata ieri in mattinata, il club ha infatti annunciato la presentazione dell’appello.

A spiegare i motivi è sempre il DG Amata a goalsicilia.it. Riteniamo ingiusto e pesante il provvedimento e chiederemo la ripetizione della gara in appello. Sono pochissimi i minuti in cui siamo stati con 3 Under in campo e non possono aver influenzato il regolare l’andamento della gara”. Dunque, dall’ammissione di colpa alla possibilità di appellarsi al ricorso. Il Sant’Agata chiede di rigiocare la gara, che sul campo l’aveva condotta meritatamente alla vittoria, maturata in pieno recupero.

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