Il giorno decisivo è arrivato. Alle 15 di oggi pomeriggio si riunirà il Consiglio di Amministrazione dell’Università per Stranieri di Reggio Calabria, la Dante Alighieri. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio, un passaggio determinante per evitare il fallimento e concretizzare l’aggregazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria che è già deliberata grazie ad un percorso virtuoso intrapreso dalla Regione Calabria, dalla stessa Mediterranea e dal Ministero della Pubblica Istruzione.
L’aggregazione tra la Dante Alighieri e la Mediterranea è un primo passo di un più ampio percorso volto a trasformare la Dante Alighieri in un’università Statale. Significherebbe blindare definitivamente l’ateneo reggino, particolarmente importante per gli studenti stranieri appunto e per lo straordinario indotto non solo economico ma soprattutto sociale e culturale per la città. Per concretizzare questo percorso virtuoso manca un ultimo passaggio, appunto: l’approvazione del bilancio in Consiglio di Amministrazione.
La seduta era già in programma per lunedì, il 13 novembre ma la controversa assenza del Sindaco Falcomatà ha fatto mancare il numero legale e sul bilancio non si è neanche potuto votare. Falcomatà aveva inizialmente delegato Versace alla partecipazione, poi però aveva ritirato la delega esprimendo la volontà di recarsi personalmente all’incontro che invece clamorosamente disertava. Subito dopo, però, il Sindaco ha convocato una riunione privata presso Palazzo San Giorgio per la giornata di martedì, 14 novembre, a cui però hanno partecipato in pochissimi: se il Sindaco ha qualcosa da dire, lo faccia nella sede opportuna e cioè nel Consiglio di Amministrazione dell’ateneo.
Oggi, però, a meno di clamorose novità, la presenza del Comune dovrebbe esserci: il Sindaco ha infatti delegato Brunetti a partecipare all’incontro. Da un lato c’è l’approvazione del bilancio e la successiva aggregazione alla Mediterranea con grandi prospettive di sviluppo per la Dante Alighieri in un contesto di università pubblica. Dall’altro, il rischio – qualora mancasse nuovamente il numero legale – si non poter approvare il bilancio e quindi mandare la Dante Alighieri al fallimento. In questo caso il percorso di aggregazione con la Mediterranea salterebbe in modo definitivo, e “l’unica âncora di salvezza è l’ingresso nella compagine sociale di un solido soggetto economico del mondo universitario privato che inietti risorse nuove” per dirla con le parole della lettera che Brunetti e Versace inviavano il 5 settembre – a due giorni dalla scadenza del bando per la Reggina – al CdA e alle istituzioni.
Così dopo un’eventuale mancata approvazione del bilancio, l’arrivo – ad esempio – di eCampus che poi intanto ha avuto la Reggina tramite la Fenice, sua piccola succursale di Catania, e che ha già fatto domanda per acquisire la Dante Alighieri – verrebbe persino raccontato come un miracoloso e salvifico intervento per il bene dell’Università! Ma l’eventuale fallimento o meno dipende soltanto dalla presenza del rappresentante del Comune nella riunione di oggi. Non del voto, ma della presenza. Falcomatà, tramite Brunetti che ha delegato, può anche decidere di votare contro l’approvazione del bilancio se non lo ritiene convincente lasciandone la responsabilità alle altre figure istituzionali che lo voteranno. Invece, con un’altra assenza farà mancare il numero legale come già accaduto lunedì. E quindi sarà chiaro a tutti perchè la Dante Alighieri verrebbe mandata al fallimento facendo saltare l’accordo con l’integrazione nella Mediterranea.