Reggio Calabria piange Giovanna Brancati: il commovente post di un Prete per la 21enne morta nell’incidente sull’A1

Reggio Calabria: tanti i messaggi di cordoglio sui social per Giovanna Brancati, la ragazza morta nell'incidente sull'A1 di qualche giorno fa

StrettoWeb

Ha lasciato sgomenta un’intera città la perdita della giovane Giovanna Brancati, 21enne di Reggio Calabria morta in un incidente sull’A1 mentre tornava in città con il padre, che guidava ed è rimasto ferito. Giovanna stava rientrando dopo un concorso nell’Arma, lei che – terminata la scuola – cominciava ad affacciarsi nel mondo del lavoro. Tantissimi i messaggi di cordoglio e solidarietà per la ragazza di Ravagnese, definita come una ragazza gioiosa e allegra. Tra tutti i messaggi ne spicca uno commovente, del Sacerdote reggino Don Paolo Ielo, ex insegnante di Religione di Giovanna.

“Prof.. come va e da tanto che non ci sentiamo non ci vediamo… siete un poveraccio… come amavi affettuosamente chiamarmi, un messaggio di alcuni giorni fa…sempre piena di gioia… e di grandi sorrisi, era lei Gió, la chiamavo così da sempre da quando io giovane professore lei alunna ci siamo incontrati nel nostro Liceo”, comincia il pensiero del Prete.Oggi Reggio non piange… come ho letto in tanti post che iniziano a susseguirsi in queste ore…non è una notizia di cronaca, ma come dice la canzone… “come sia facile morire…questo non è l’inferno…” L’inferno è L’infelicità dell’uomo che se lo crea… tu sei stata sempre il canto alla vita in ogni suo istante. Sempre felice e gioiosa…”.

Oggi Reggio fa silenzio… si silenzio, il silenzio della vita, il silenzio che dice grazie, il silenzio della sua famiglia, il silenzio degli amici e compagne, il silenzio dei suoi professori, il silenzio che ha conosciuto la bellezza di un grande capolavoro che Dio ci ha dato, questa è la più grande parola davanti a questa immane tragedia… in queste ore qualcuno mi ha chiesto di descrivere da insegnante Giovanna… ho detto solo che Giovanna era un canto alla vita, si un armonioso canto alla vita… un instancabile canto di 21 anni che hanno lasciato un segno indelebile…”, si legge ancora.

“Giovanna donna che crede nei suoi sogni… sogno di vestire la divisa dell’arma…per questo era su quella strada che da Roma tornava in Calabria da quel concorso che lei ha preparato e affrontato…da grande donna forte e tenace…fino a dare la vita, come tutti i carabinieri che vivono ogni giorno questa consapevolezza, assieme alle mie colleghe oggi diciamo grazie a Dio per averci permesso di incontrarti, incontrare la tua bellezza interiore, la tua forza d’animo, il tuo sorriso che ci hai insegnato una cosa; amare senza condizione alcuna… A Dio…Gió grazie”, conclude il Parroco.

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