Era Ribelle, fino a qualche mese fa. Ora, la Luna, è diventata sporca, brutta, abbandonata, vandalizzata, abusivamente occupata da chi non dovrebbe stare lì. Se siamo meravigliati? Ah, che domanda. Certo che no. Ormai è abitudine, a Reggio Calabria. Quando un bene passa nelle mani dell’Amministrazione Comunale, le possibilità che finisca in malora sono alte, purtroppo.
Ovviamente, avrete capito bene di cosa stiamo parlando: della Torre Nervi, area in pieno centro in cui fino a maggio era attiva “La Luna Ribelle”, Ristorante-Pizzeria noto in città e operante con successo da una decina d’anni. A metà maggio scorso è arrivato il sequestro dei locali, con un elevato dispiegamento di forze dell’ordine. C’era un ricorso pendente, il Comune ha vinto e ha fatto sgomberare. E fin qui tutto nella norma. Non entriamo nel merito della vicenda, del sequestro e dei motivi, per cui l’ente avrà avuto le sue buone ragioni.
Il rischio concreto, però – e purtroppo è quanto si è verificato – era che l’area tornasse all’abbandono, dimora di gente poco raccomandabile, un po’ come prima che lo stesso ex proprietario del Ristorante prendesse in gestione tutta la zona, rivitalizzata anche nella parte inferiore, quella del Lido Comunale. Insomma, ok il sequestro, ma ci si sarebbe dovuti preparare immediatamente a un nuovo bando per affidare in gestione i locali ad altro privato. Non subito, ma prima di subito. Anche perché il gestore dell’ex locale aveva dato ampia disponibilità nel non svuotare parte degli interni, che sarebbero potuti essere immediatamente utilizzabili in vista della stagione estiva.
Così è andata in frantumi la stagione estiva: un gran peccato
Già, la stagione estiva. “La Luna Ribelle” era uno dei locali maggiormente attivi nei mesi estivi, soprattutto per l’ampia area all’aperto e per la presenza del vicino Museo, del Waterfront e di altre attività commerciali nei paraggi. Insomma, se un sequestro avviene a metà maggio, a ridosso dell’estate, si spera – anzi si pretende, è scontato – che sia pronta la gara per assegnare il bene ad altro privato. Ma a Reggio Calabria ormai non c’è nulla di scontato e purtroppo è andata a finire come immaginavamo (ma non speravamo).
Le immagini a corredo dell’articolo dicono tutto. L’area è totalmente abbandonata e vandalizzata, preda di incuria e degrado ad opera di chi l’ha occupata. Di notte diventa dimora di senza tetto ed extracomunitari, nonché area libera per spaccio e prostituzione. I locali, ricordiamolo, erano attivi e funzionanti fino a sei mesi fa, quindi ancora nuovi.
Insomma, una vergogna. Sarebbe bastato essere pronti con il nuovo bando già prima dell’idea del sequestro, così da non lasciare l’area all’abbandono. Nel frattempo si sarebbero potuti – dovuti – aumentare i controlli in quell’area, che tra Lido ed ex Arena Lido sono già abbandonati e occupati. Niente di tutto questo. Dopo lo sgombero l’Amministrazione annunciava soluzioni immediate e varie ipotesi per la stagione estiva. E invece non è saltata soltanto la stagione estiva, ma siamo anche a ridosso del Natale. L’attrezzatura presente all’interno sarebbe potuta essere immediatamente utilizzabile dal nuovo proprietario, che invece dovrà sborsare una cifra importante per rimettere in sesto tutta l’area.
A patto che ci sia. A patto che l’Amministrazione muova un passo, un dito, dopo aver tolto alla città un locale che faceva muovere l’economia cittadina. Ci chiediamo perché non sia stato fatto immediatamente il bando. Ci chiediamo perché, nel momento in cui la gestione passa da un privato al Comune, non venga gestita correttamente. Ci chiediamo perché l’Amministrazione sia così masochista da lasciare all’abbandono un bene che – se gestito – potrebbe portare beneficio anche all’ente stesso. E’ una delle tantissime domande che vanno ad aggiungersi alle solite. Intanto, come spesso accade, facciamo parlare le immagini e il video qui in basso.
