Reggio, ciclovia delle polemiche: spuntano le linee tratteggiate, ma smentiscono il Comune | FOTO

Reggio Calabria, le giustificazioni del Comune sulla pista ciclabile e lo stato dei lavori che lo smentisce, non placando l'ira cittadina

Ciclovia Pentimele con linee tratteggiate Reggio Calabria
StrettoWeb

A Reggio Calabria il tema caldo di questi giorni è la nuova ciclovia di Pentimele. Sin dall’inizio, con la sferzante pittura rossa, è stato un via-vai di polemiche. A partire proprio dal rosso e dalla pittura su un asfalto che non risulterebbe essere quello di norma utilizzato per le piste ciclabili, antiscivolo. In pratica, hanno semplicemente rilasciato la vernice rossa sull’asfalto pre-esistente, con sporcizia e pericolose caditoie a seguito. Insomma, un insuccesso prima ancora di iniziare.

Dal Comune, ma ormai è storia nota, sono sempre pronti a giustificare, a mettere una pezza, supportati dai (sempre meno) soliti seguaci disposti a difendere l’indifendibile e a vendersi per quattro soldi. L’ultima giustificazione è che i lavori – ricordiamo che il finanziamento è di 4,5 milioni di euro – sono appena iniziati, quindi ci sarà ancora molto da fare, a partire dai new jersey e passando per la segnaletica. Da qualche ora, infatti, si può notare la presenza della linea tratteggiata. Una linea tratteggiata che non fa altro che confermare, però, che quell’asfalto non verrà modificato, a meno che non decidano nella follia – ma tutto può essere, quando si tratta di sprecare denaro – di installarcelo sopra per poi reinserire vernice e segnaletica. Ad oggi resta un pericoloso asfalto, quello del normale manto stradale, con una semplice pittura rossa sopra e le linee tratteggiate, come si può vedere a corredo dell’articolo. Oltre a confermare questo, lo stato dei lavori conferma anche un altro concetto, che su StrettoWeb ribadiamo da anni ma che qualcuno vuole continuare a non ascoltare, probabilmente per partito preso: non è vero che questo Comune deve sempre combattere con povertà, spese risicate e problemi economici delle precedenti amministrazioni; di progetti e relativi fondi, in realtà, ce ne sono, su tutti i settori. A mancare sono piuttosto le competenze, che sia primo, secondo, terzo tempo o recupero e supplementari. Neanche i calci di rigore salverebbero questa Amministrazione, buona solo a utilizzare gli specchi per specchiarsi o per arrampicarvisi.

Ciclovia di Pentimele, l’ira di imprenditori e sportivi

In tutto ciò, com’è normale che sia – e menomale, dal momento che in questa città c’è chi è ancora dotato di senno e usa la testa per ragionare – le polemiche non si placano. Oltre all’opposizione politica, si muove anche il mondo cittadino e dell’imprenditoria sportiva. A tal proposito è da segnalare il post di Fabio Bensaja, che riportiamo.

“Grazie a noi qualcuno se n’è accorto…
La cosa che mi stupisce di questa faccenda della pista ciclabile non è ormai l’approssimazione nel fare un qualcosa visto che ormai siamo abituati a vedere cose fatte male dalle nostre parti, ma che i politici che siedono al comune e che dovrebbero rappresentare e vigilare, non solo non sapessero e non avessero visto (ma dove vivono? Non leggono gli atti interni? Non si informano? Non escono di casa?) ma che nell’investirsi di una “scoperta” fatta da Giuseppe Minnella e da me che come privato cittadino ho voluto vedere con i miei occhi quanto da lui riportato, non si sono nemmeno recati a vedere la situazione di persona tant’è che hanno usato la foto del mio post, del mio precedente post, che ho scattato io due giorni fa, e che credo sia diventata la foto più copiata dell’anno visto che la si vede ovunque, e che ormai è il simbolo di questa pista cominciata male e che, se continuerà così, finirà peggio.
Visto che il mio profilo ormai è diventato di pubblica utilità metto a conoscenza della comunità, e dei politici, che necessitano sempre di imbeccate e informazioni visto che, a quanto pare, non sono in grado di informarsi, leggere ed agire in autonomia, che:

  • ieri (ormai è una questione di principio) sono andato a parlare con gli operatori della zona e sono tutti abbastanza furiosi di quella “pista” che finirà per essere inutile ed anche un ostacolo durante la stagione estiva vista l’evidente riduzione dei parcheggi;
  • ho misurato le due corsie che stanno venendo fuori (circa 80 cm l’una) e sono nettamente fuori misura rispetto alle linee guida indicate dal ministero (che riporto in immagine) = quindi non potrà mai essere omologata = quindi non potrà mai essere finanziata = quindi tutti i lavori fatti saranno a carico dei cittadini che si ritroveranno una cosa inutile e costata chissà quanto;
  • sempre riguardo la pista e le linee guida, ci sono tombini e griglie che non dovrebbero esserci e nel comunicato stampa del Comune dicono che verranno sistemati in un secondo momento; quindi una scelta antieconomica: come si fa a fare la pista per poi distruggerla in alcuni punti per rimettere a livello i dislivelli? Non era logico farlo prima?
  • a proposito della sicurezza dei ciclisti segnalo che sul bordo lato monte ci sono basoloni in pietra contro i quali un ciclista in caduta troverebbe la fine dei suoi giorni.
    State tranquilli che assieme ad altri cittadini continueremo a vigilare su questa faccenda e su tutto ciò che riguarda la nostra città (oramai siamo tanti ad essere stufi di questo andazzo) visto che, ormai è evidente, nessuno vede e nessuno parla, ma sono tutti pronti ad aprire bocca e accendere i riflettori non per rendere questo posto più vivibile ma per quella perenne ed inconcludente campagna elettorale che ci ha ridotti per come vedete quando uscite di casa”.
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