“Reggio mi resterà dentro sempre. Non è meno importante di Palermo, vado via con il magone”: il Prefetto Mariani saluta la Calabria

Intervista al Prefetto uscente di Reggio Calabria, Massimo Mariani, che è stato nominato Prefetto di Palermo dove si trasferirà la prossima settimana

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Il Prefetto Massimo Mariani saluta Reggio Calabria con un'intervista a StrettoWeb: il video completo
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E’ l’ultimo giorno del Prefetto Massimo Mariani nel suo ufficio di Reggio Calabria, ed è un continuo via vai di persone che vogliono omaggiare di un saluto la figura più importante della città negli ultimi anni. E’ stato il Prefetto più longevo nel suo incarico dalla metà degli anni ’90, ha svolto un ruolo fondamentale in un momento drammatico come quello della pandemia di Covid-19 e ha vissuto Reggio con la gente e tra la gente lasciando un ricordo estremamente positivo Massimo Mariani: in queste ore arrivano in continuazione nel suo ufficio dirigenti pubblici, deputati, magistrati, giornalisti minacciati dalla criminalità. E ci siamo anche noi, che vogliamo testimoniare la vicinanza del territorio e dare l’opportunità al Prefetto di congedarsi con quella che per quattro anni e mezzo è stata la sua gente, con cui ha condiviso non solo l’attività istituzionale ma anche la sua quotidianità.

Abbiamo imparato a conoscerlo bene il Prefetto Mariani, e non è mai stato un uomo di formalismi e mielosità. Ecco perchè le sue parole di oggi valgono molto di più, perchè sono sincere e dimostrano quanto Reggio Calabria gli sia entrata nel sangue. Quando ci accoglie è come sempre cordiale e pacato, ma rispetto alle altre occasioni – in cui comunque il Prefetto non ha mai mancato di far sentire ogni interlocutore a proprio agio – c’è un’atmosfera più rilassata, dimessa, tipica di un commiato doloroso. Dallo sguardo di Mariani traspare subito quella malinconia che lui stesso riconoscerà nel corso dell’intervista di oltre 18 minuti in cui apre lo scrigno del suo cuore. “Reggio Calabria non è meno importante di Palermo, è tra le città più importanti d’Italia” esordisce dopo la nostra domanda introduttiva rivolta anche alla sua nomina di nuovo Prefetto di Palermo. “Sono molto emozionato, e non è una frase fatta. E’ stata un’esperienza professionale e di vita veramente intensa. Mi tufferò con entusiasmo nella nuova avventura ma con un pizzico di malinconia per lasciare una terra che mi ha dato veramente tanto. Lascio Reggio con il magone e con una grande emozione, non sono il tipo che si mette a fare sviolinate o affermazioni di rito. Reggio resterà dentro, sempre. Sono stati anni così intensi che è impossibile cancellarli e se sono arrivato a Palermo lo devo proprio a Reggio Calabria”.

Chiacchierando a margine dell’intervista ci arricchisce di stimoli e contenuti. “Domani vedrò Gratteri, è da troppo tempo che non lo incontro. E’ una risorsa molto importante per la Calabria, merita di essere valorizzato al massimo”. Mariani si è estremamente legato alla città che ci mostra persino l’applicazione scaricata sul suo smartphone: “mi arrivano le notifiche, continuerò a seguirvi ogni giorno per sapere cosa succede e leggere le notizie”.

Durante l’intervista il Prefetto rivendica con orgoglio il lavoro egregio svolto durante la pandemia di Covid-19 nella Provincia che in assoluto a livello nazionale ne è uscita con il più basso tasso di contagi, di ricoveri e di morti in rapporto alla popolazione residente. Nel corso dell’intervista Mariani risponde anche alle domande sulla gestione della legge Severino nei casi giudiziari che hanno colpito l’Amministrazione Comunale, il rischio sismico di questo territorio su cui s’è speso moltissimo con un impegno istituzionale stimolando la prevenzione anti sismica; ha svelato di aver già sentito il nuovo Prefetto Clara Vaccaro precisando di aver “fatto una chiacchierata importante; sono certo che farà benissimo perchè il Ministro ha molto a cuore la Calabria e certamente ha avuto la mano felice nella scelta della collega che lavorerà con grande passione e saprà incidere nel modo migliore”.

Per quanto riguarda il nuovo incarico, Mariani dice che “Per Palermo mi impegnerò al massimo, mi aspetto tanto lavoro. Sento fortemente in me il dovere di essere degno della fiducia datami da parte del Governo che mi ha dato un incarico così prestigioso, sono stato a Palermo una sola volta in vita mia e mi sento molto colpevole per questo, era il 1989 e ci andai con una Ypsilon 10 motore mille da Matera con oltre +40°C, fu un viaggio abbastanza laborioso ma eravamo giovani e riuscivamo a sopportare. Girerò la Provincia di Palermo come ho fatto a Reggio privatamente, non solo dal punto di vista istituzionale, perchè il territorio lo conosci solo se ti metti un paio di jeans e lo guardi con i tuoi occhi, se lo fai solo dal punto di vista istituzionale non è la stessa cosa, bisogna provare a strappare quel cellophane…”.

L’intervista completa in alto, a corredo dell’articolo.

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