Sicilia, salario minimo: verso una nuova contrattazione collettiva

La nota stampa del Gruppo Regionale UCID Sicilia sul salario minimo

StrettoWeb

Il dibattito che vede coinvolti le parti sociali in materia di salario minimo, impone una seria riflessione anche alla luce di quanto dispone la Dottrina Sociale della Chiesa nei principi rivolti al bene comune.
Infatti la DSC (305) riconosce ai sindacati il ruolo fondamentale a difesa degli interessi vitali degli uomini impiegati nei vari lavori, fattore costruttivo di ordine sociale e di solidarietà e quindi elemento indispensabile della vita sociale”. E’ quanto si legge in una nota stampa del Gruppo Regionale UCID Sicilia.

Al sindacato (307), oltre alle funzioni difensive e rivendicative, compete una rappresentanza finalizzata ad “organizzare nel giusto ordine la vita economica”. Pertanto, in un contesto quale quello italiano è necessario che le che dinamiche contrattuali siano svolte esclusivamente dalle parti sociali in considerazione del fatto che le relazioni industriale sono, dall’emanazione della Costituzione e dello Statuto dei lavoratori, basate su principi di solidarietà e sussidiarietà
Oggi i sindacati sono chiamati ad agire in forme nuove a tutela di lavoratori con contratti atipici a tempo determinato (308) in particolare quello rivolto alle donne ed ai giovani attraverso forme di welfare e di partecipazione alla vita aziendale“, si legge ancora.

Questo deve impegnare le parti sociali al rinnovo dei contratti collettivi nazionali già scaduti o in corso di scadenza, riconoscendo alla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati maggiormente rappresentativi la garanzia di una giusta retribuzione a difesa e tutela dei diritti dei lavoratori“, conclude la nota.

Condividi