Il 28 novembre 2023, alle ore 19 circa, il destino della Calabria è cambiato per sempre. Un evento drammatico ha stravolto il corso degli eventi: il regionale 5677 Sibari-Catanzaro, con a bordo dieci passeggeri oltre al personale di bordo, è andato incontro ad una terribile fine. All’altezza di Thurio, in località Corigliano-Rossano, il convoglio che viaggiava a 130 km/h, si è scontrato contro un camion che, per cause ancora da chiarire, si trovava sui binari in direzione del passaggio a livello.
Spuntano quindi diversi interrogativi: perché il mezzo pesante era proprio sui binari? Il treno ha rispettato le regole vigenti? Il sistema di segnalazione ha funzionato? Secondo una nota rilasciata da Rfi, “il passaggio a livello era chiuso e funzionante” al momento dell’impatto. Una questione con troppi punti oscuri che solo la macchina giudiziaria può appunto chiarire. A tal proposito, la Procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo sul disastro ferroviario.
I rilievi sono cominciati all’alba grazie al prezioso aiuto delle forze dell’ordine e della una squadra della Polfer arrivata direttamente nella notte da Roma. Secondo quanto emerso finora, non si sarebbe registrato alcun segnale di allarme e il treno avrebbe avuto così il via libera per transitare. Inoltre, sempre secondo le informazioni acquisite dall’autorità giudiziaria, pare che il conducente del mezzo pesante sia rimasto bloccato sui binari, tra le barriere chiuse, e avrebbe provato a fare manovra tanto da buttare giù parte di un muro di contenimento.
Le forze dell’ordine potranno sicuramente saperne di più grazie alla scatola nera del convoglio che è già stata recuperata ed è in mano agli inquirenti. Intanto è stata rimossa la carcassa del camion, o meglio, quanto rimane di quelle poche lamiere che non sono state carbonizzate. Un incubo ad occhi aperti che, si spera, possa arrivare presto a una conclusione.