Trapani, Antonini alla Vibonese: “stupidaggini, mi fanno tenerezza. Serie D? A un certo punto non pagano gli stipendi”

Le bordate del Presidente del Trapani Valerio Antonini alle inseguitrici, tra cui la Vibonese. Poi l'annuncio di mercato e il discorso stipendi in D e seconda promozione

StrettoWeb

Il Presidente del Trapani Valerio Antonini è stato intervistato a due giorni dal pari contro l’Acireale, il primo stagionale dopo dieci vittorie consecutive, l’ultima al Granillo della scorsa settimana. L’ambizioso imprenditore romano non mostra i muscoli solo in campo, con corposi investimenti tecnici, ma anche nelle dichiarazioni alla stampa. Non gli è andata giù, ad esempio, la frecciata di Pippo Caffo, patron della Vibonese, quando ha detto che la sua squadra non fa proclami.

“Ci prendono in giro – rivolto alle inseguitrici, rivela Antonini a trapanigranata.it – ed eppure siamo primi dall’inizio del campionato. Mi fanno tenerezza. La Vibonese l’abbiamo battuta ed il loro presidente ho letto che fa dichiarazioni populiste. Lui fa i fatti, noi le parole. Non mi metto a rispondere a stupidaggini di questo tipo. Cerchiamo di essere realisti. Capisco che gli avrebbe dato fastidio perdere qui 2 a 0. Probabilmente perderà pure al ritorno, ma noi non stiamo appresso alla Vibonese. I risultati di Vibonese e Siracusa vengono dopo quello nostro. Prima guardiamo a noi e poi se ci rimangono 5 minuti di tempo per vedere quello che hanno fatto gli altri, li andiamo a controllare. Loro mi danno l’idea che la prima cosa che fanno è controllare quello che abbiamo fatto noi. Quindi questo è già positivo”.

“La classifica così corta non mi preoccupa, perché siamo nettamente più forti”, continua prima di dare un importante news di mercato: a breve annunceremo ulteriori due rinforzi importantissimi, che abbiamo concluso in queste ore e che daranno più leva e forza al nostro campionato”.

L’ultima parte d’intervista è relativa all’esclusione del Lamezia. Qui Antonini si sbilancia anche sulle società che a un certo punto non pagano gli stipendi in Serie D, precisando i motivi e spingendo sull’ipotesi di una seconda promozione in Serie C. “La rinuncia del Lamezia Terme è la comprova che se la Lnd non riformula il campionato, con dei parametri seri e la valutazione patrimoniale della società, entro 4/5 mesi ci ritroveremo a giocare sempre con squadre che hanno smantellato, perché, pur di non pagare gli stipendi, preferiscono liquidare i giocatori, rivela.

“Sono cose allucinanti che succedono solo in Italia. Sono dell’idea che vada inserita anche una seconda promozione, attraverso il meccanismo dei play-off, che oggi non danno possibilità di andare in serie C. Probabilmente tutti questi imbrogli e queste situazioni, che si generano non accadrebbero, proprio perché chi governa queste squadre decide improvvisamente di non pagare più gli stipendi, perché ormai fuori dalla lotta promozione. È chiaro che se tu togli la prospettiva della promozione a chi deve pagare 500/600mila euro di stipendi, non li paga più. Fuori dalla lotta promozione, quindi procede con la non iscrizione al campionato. Questa è una roba da film. Ecco perché per togliere questo tipo di situazioni bisognerebbe dare l’opportunità, comunque di avere, vincendo i play-off, una prospettiva di serie C. A quel punto tutte lottano fino all’ultimo per cercare di fare i play-off e quindi di giocarsi la possibilità di andare in serie C”, conclude.

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